CAMPAGNATICO – “La proposta di scegliere la Maremma quale territorio per stoccare i rifiuti nucleari è una vera eresia. Chiediamo al Governo dunque di rivedere la propria posizione e valutare attentamente quali e quanti sarebbero i danni se tale volontà fosse portata avanti”
Mauro Ciani, segretario di Confartigianato Grosseto insorge senza se e senza ma e si dissocia apertamente in merito all’ipotesi che nel comune di Campagnatico vengano sepolti rifiuti tossici.
“La nostra terra vive quasi esclusivamente di agricoltura e dell’indotto che questa genera – prosegue -. Come Confartigianato da anni abbiamo lavorato per far conoscere il Brand Maremma nel mondo, un Brand fatto di tante piccole eccellenze di qualità e di genuinità. Se questa ipotesi diventerà realtà, decreterà la fine di un intero territorio, sarà la morte certa di un sistema economico che ad oggi ha dato immagine, lavoro e sostenibilità a questa provincia. Vale ricordare che il manifatturiero di questo territorio, dove il settore agricolo, l’agrituristico, turistico e l’artigianato sono strettamente collegati, ha permesso quello sviluppo che rende la Maremma unica nel suo genere”.
“Stoccare veleni a Campagnatico avrebbe dunque un effetto devastante – conclude Ciani- perché sgretolerebbe immediatamente i valori e gli obiettivi sui quali abbiamo creato l’economia grossetana. Senza voler scaricare il problema su altre aree, sono 67 quelle giudicate idonee ad ospitare il deposito delle scorie nucleari in Italia, chiediamo al legislatore di voler fare un passo indietro e di riconsiderare attentamente la questione e i danni che tale scelta comporterebbe per chi vive e lavora in questo provincia”.