ARCIDOSSO – “Nell’assise del consiglio comunale arcidossino che si è tenuto lo scorso 30 dicembre è stato portato in discussione da parte della maggioranza l’aumento, da qui al 2023, dell’addizionale comunale Irpef, delle aliquote relative alla nuova Imu, il Piano economico-finanziario del Servizio Rifiuti ai fini della Tari, e di altri importanti punti”. Lo dicono Guendalina Amati, presidente del circolo Fratelli d’Italia Amiata e capogruppo lista Rinasci Arcidosso, e Guendalina Amati, consigliere comunale.
“Abbiamo purtroppo assistito – commentano Guendalina Amati e il consigliere comunale Gabriele Garosi – al voto favorevole della maggioranza, ma anche dell’altro gruppo di minoranza presente in consiglio, mentre i sottoscritti consiglieri di Rinasci Arcidosso hanno votato contro gli aumenti proposti”. “In un periodo di forte crisi economica come questo, – spiegano i due esponenti di Rinasci Arcidosso e Fratelli d’Italia – non ci pareva proprio il caso di aumentare da qui ai prossimi tre anni, le tariffe alle famiglie e alle imprese commerciali arcidossine. Quindi abbiamo convintamente votato contrario, perché crediamo che un’amministrazione comunale coerente non possa, da una parte dar vita ad un Bando a sostegno degli operatori commerciali, e poi decidere, con il voto in consiglio comunale di aumentare le tasse”.
“Al nostro gruppo politico, – proseguono Amati e Garosi – non interessa il fatto che dal 2023 probabilmente le casse comunali non riceveranno più i finanziamenti provenienti da Enel, come appare ridicola anche la scusa della maggioranza che minimizza, affermando che gli aumenti sono irrisori. Anzi, proprio perché non si parla di cifre astronomiche, il Comune avrebbe potuto, e soprattutto dovuto evitare l’aumento di Tari, Imu, Irpef e quant’altro”. “Proprio sulla questione della gestione del servizio di raccolta rifiuti, – tuona Guendalina Amati – e della relativa tassa, la Tari, mentre la maggioranza cercava di spiegare in consiglio che i disservizi erano in diminuzione e che la raccolta differenziata funziona, noi di Rinasci Arcidosso, abbiamo a gran voce denunciato le tantissime lamentele ricevute da parte dei cittadini esasperati, soprattutto nelle frazioni di Montelaterone, Bagnoli e Stribugliano, perché il servizio è inefficiente”.
“In special modo nella frazione di Stribugliano, ad esempio, i cassonetti che Sei Toscana in accordo con l’Amministrazione Comunale aveva posizionato, appaiono sottodimensionati, e viste anche le avverse condizioni meteorologiche dovute al forte vento, che soprattutto nella zona in questione spira sovente, spesso volano letteralmente in mezzo alla sede stradale, creando pericolo alla circolazione e all’incolumità delle persone”. “Ci sembra molto strano – continua Guendalina Amati – che un altro Sindaco di un comune limitrofo, tra l’altro dello stesso partito del sindaco Marini, e per la precisione quello di Cinigiano, porti in dibattito nel proprio consiglio comunale una mozione, poi votata da quell’assise all’unanimità, in cui si parla della non idoneità dei bidoncini e delle tariffe Tari troppo care, mentre da noi nel comune di Arcidosso, non solo il servizio svolto da Sei Toscana viene definito idoneo, ma si decide anche di aumentare la Tari”.
“Il gruppo di Rinasci Arcidosso, – concludono Amati e Garosi – continuerà come sempre a farsi portavoce delle richieste e delle proteste dei cittadini, denunciando in ogni sede e con tutti i mezzi messi a disposizione dalla legge, i disservizi e le inefficienze dell’amministrazione Marini, con buona pace per chi non è d’accordo su questo modo di fare politica, e lasciando ad altri la presunzione e l’idea di essere ‘buoni’ politici ed amministratori. I nostri cittadini e le nostre imprese e aziende hanno bisogno di risposte e non nuovi aumenti di tasse”.