GROSSETO – E’ stato firmato questa mattina, nell’ufficio del sindaco, nel palazzo municipale, il rinnovo della convenzione tra Comune e Diocesi, relativa al deposito e alla esposizione delle collezioni del Museo diocesano nei locali del Maam.
Erano presenti, assieme al sindaco e al vescovo, il vice sindaco Luca Agresti e don Franco Cencioni, direttore dell’ufficio beni culturali ecclesiastici.
La convenzione regolamenta i rapporti tra Comune e Diocesi in merito al deposito e all’uso di tutte le opere d’arte sacra esposte al terzo piano del Museo archeologico e d’arte della Maremma, come ormai accade da molti anni, da quando cioè – grazie ad una felice intuizione – si stabilì di creare in un’unica struttura un museo che offrisse l’esposizione sia dei reperti archeologici provenienti da Roselle sia opere e oggetti d’arte sacra appartenenti al patrimonio artistico e di fede della Chiesa diocesana.
Tra le novità contenute nella rinnovata convenzione, vi è, innanzitutto, la sua durata, portata a tre anni, così da consentire un adeguamento più ravvicinato nel tempo tra i due enti, al fine di essere al passo con i cambiamenti che anche nell’ambito della cultura e della musealità stanno intervenendo in modo più rapido che nel recente passato.
L’altra novità riguarda l’impegno a rivedere la cartellonistica esterna, sia nel territorio comunale che extracomunale, che dovrà riportare in modo chiaro la dizione Museo diocesano d’arte sacra.
Inoltre, la convenzione stabilisce che, accanto alle opere già esposte, entrino a far parte del Museo diocesano anche i reperti rinvenuti nel vano ipogeo sotto la cattedrale ed oggetto già della mostra-evento “Oltre il Duomo” e dei quali la Diocesi farà richiesta di custodia alla competente Soprintendenza.
Il direttore del Museo archeologico continuerà a vedersi riconosciuta ogni competenza di carattere amministrativo, scientifico e comunicativo in merito alla gestione e valorizzazione della collezione diocesana, mentre ogni scelta gestionale che riguardi direttamente o indirettamente la collezione diocesana dovrà essere preventivamente concordata con gli uffici competenti della Curia diocesana, che a loro volta potranno sottoporre alla direzione del Maam proposte di valorizzazione della collezione.
“Arriviamo al rinnovo della convenzione al termine di un percorso che, in questi anni, ha visto crescere notevolmente la collaborazione e il reciproco confronto per dare al Museo diocesano d’arte sacra il ruolo che merita – sottolineano il vescovo Rodolfo Cetoloni e don Franco Cencioni, direttore dell’ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici – Al di là degli atti formali, che pure sono necessari, quel che più conta è la stima reciproca, il vero senso di collaborazione esistente sia con l’Amministrazione comunale e l’assessorato alla cultura, sia con la direttrice del Maam, sia con la Fondazione Grosseto cultura. Se in questi anni il livello culturale di Grosseto è ulteriormente cresciuto, vogliamo pensare che sia dipeso anche dall’accresciuta collaborazione fra la Diocesi e il Comune in questo settore, che ci ha consentito di dare vita ad iniziative importanti, a partire dalla Settimana della Bellezza e dalle mostre organizzate, volte a valorizzare un patrimonio artistico che i grossetani devono ancora pienamente scoprire e che è frutto di un portato di fede che ci è stato consegnato e che abbiamo il dovere di valorizzare. Visitando il Museo diocesano d’arte sacra forse percepiremmo di più la storia significativa di questa terra e della sua Chiesa, che dal 1138 ha posto in Grosseto la sede vescovile. Il futuro davanti a noi ci dice che ci sono ancora molti margini per crescere insieme”.
“Non possiamo pensare che il futuro di una comunità possa prescindere dall’arte – hanno dichiarato Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, e Luca Agresti, vicesindaco e assessore con delega alla Cultura -. La firma di oggi è un momento molto significativo per Grosseto. Infatti, possiamo celebrare la collaborazione tra il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma e il Museo Diocesano d’Arte Sacra. L’invito, quando i musei torneranno ad essere aperti al pubblico, è quello di visitare e di conoscere il patrimonio storico ed artistico grossetano. Ringraziamo tutti coloro che hanno permesso la realizzazione dell’iniziativa, come la Diocesi di Grosseto, il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma e gli uffici comunali.”