FOLLONICA . La giunta comunale follonichese ha avviato le procedure per stilare e approvare il Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) nell’ottica di implementare la strategia già avviata con l’approvazione del Paes e con il mantenimento delle certificazioni di qualità Emas e Iso per migliorare le proprie performance in termini di sostenibilità urbana. Ha assunto questa decisione nel quadro della costruzione del nuovo Piano Strutturale e del Piano Operativo cittadini, poiché uno strumento non può prescindere dall’altro e ogni scelta sul futuro della città deve essere legato ai diversi piani pianificatori.
“L’assunto di partenza, che ha portato alla scelta di dotarsi di un Pums – dichiara l’assessora Mirjam Giorgieri, con delega alla mobilità – è semplice, ma al tempo stesso rivoluzionario: cambiare, anzi, ribaltare il paradigma che vede i veicoli come punto focale della pianificazione, superando gli strumenti dei piani del traffico per focalizzarsi su nuovi soggetti che devono assumere priorità e centralità.
Cittadini, attività commerciali e artigianali, stili di vita, soggetti con fragilità devono essere posti al centro della pianificazione dell’area urbana, per andare ad approfondire bisogni e criticità e costruendo risposte condivise con la comunità cittadina tutta.
Il Pums non ha quindi come priorità la sola modulazione del traffico veicolare, ma la costruzione di un percorso trasparente e condiviso fin dall’inizio con la comunità cittadina, che abbia come obiettivi: l’accessibilità, la gestione condivisa dei beni comuni, la vivibilità, il miglioramento della qualità della vita, la sostenibilità ambientale.
La costruzione condivisa del piano dovrà necessariamente portare ad un elaborato che non si consideri mai del tutto “chiuso” o “finito”, ma fluido e flessibile, pronto ad intercettare gli eventuali cambiamenti che potranno generarsi nei prossimi anni. Basti pensare a quanto l’avvento della pandemia da coronavirus ha modificato le nostre abitudini quotidiane, comprese quelle legate alla mobilità, per capire come sia necessario prevedere uno strumento che rigetti la rigidità fra le sue caratteristiche fondanti e parta dall’immersione nella società nella quale viviamo per costruire le proprie fondamenta.
Attraverso il Pums il focus si sposta dai mezzi alle persone, con particolare attenzione per tutte quelle categorie storicamente penalizzate da una gestione del traffico veicolo-centrica come pedoni, ciclisti, persone con disabilità, famiglie con bambini piccoli, bambini e bambine”.
La giunta ha approvato le linee di indirizzo politico che guideranno i tecnici nella stesura del Pums scegliendo di focalizzare la propria attenzione su macro obiettivi e obiettivi specifici quali: il rilancio e l’efficientamento del trasporto pubblico locale, la stesura di un piano scuola che tenga conto anche del nuovo Polo Scolastico, il miglioramento del sistema della ciclabilità che valorizzi la Ciclovia Tirrenica e trovi soluzione al collegamento della città di Follonica al Parco di Montioni, il miglioramento della sicurezza stradale e l’efficientamento del trasporto delle merci nel tessuto urbano, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il miglioramento della gestione della sosta e della segnaletica.
“Uno degli obiettivi principali, utilizzando anche il Paes come punto di riferimento, deve essere – continua l’assessora Giorgieri- quello di una decisa diminuzione delle emissioni cittadine di CO2 , promuovendo un nuovo approccio al trasporto pubblico locale, che dovrà saper rinnovarsi cogliendo le opportunità create dalle forme di sharing mobility sempre più diffuse nelle grandi città e nelle città turistiche.
Il Pums dovrà, quindi, far proprio un approccio integrato che fonda le basi sulla contaminazione fra più settori, cercando un equilibrio fra tutte le modalità di trasporto possibili per la città di Follonica e promuovendo quelle sostenibili. Un documento imprescindibile per la costruzione del Pums dovrà essere l’agenda dell’Onu 2030 che fissa gli obiettivi di sostenibilità per una comunità più inclusiva e attenta ai bisogni e che metta al centro le persone” conclude.