CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – “Non è ammissibile leggere che nel prossimo Consiglio comunale di Castiglione della Pescaia sarà portata una delibera il cui oggetto è l’accordo procedimentale con la società Poggiodoro per trasformare in multi abitazioni la struttura dell’ex hotel David”.
A scriverlo, in una nota, l’ex assessore Aldo Iavarone.
“Ed è ancora più incredibile – prosegue – che tutto ciò avvenga a fine legislatura convocando il Consiglio il 30 dicembre, soprattutto se si pensa che 10 anni fa alcuni esponenti dell’attuale maggioranza sedevano al tavolo dell’opposizione e votavano proprio contro quella delibera, seppur modificata nella forma ma identica nella sostanza, gridando allo scandalo.
Addirittura l’opposizione chiedeva le dimissioni del sindaco, lanciando la seguente accusa: con tale delibera “Il sindaco paga i debiti ai suoi sostenitori”.
Il 30 aprile 2010 fu un giorno a dir poco drammatico per la politica castiglionese, che segnò una spaccatura nell’allora maggioranza su un tema fortemente sentito dalla popolazione. Si tentò persino di far passare l’intervento immobiliare come un “favore” nei confronti dei cittadini, poiché l’approvazione della delibera avrebbe permesso la costruzione di case per le giovani coppie, case che non furono mai realizzate, né allora né in seguito.
E non si capisce neppure come mai in 10 anni l’attuale maggioranza non abbia messo a disposizione terreni comunali per la costruzione di tali abitazioni come più volte promesso.
Ad oggi infatti si è attivata una sola cooperativa, mentre una seconda è tuttora bloccata per una serie infinita di problemi e criticità.
Pertanto mi viene da dire che se si offre una simile opportunità all’ex hotel David, allo stesso modo bisognerebbe offrirla anche alle altre strutture alberghiere presenti sul territorio, con l’inevitabile conseguenza di portare definitivamente alla morte un turismo già fortemente danneggiato dall’attuale situazione pandemica.
La riflessione conclusiva mi sembra quindi scontata: viene da pensare infatti che il cemento costruito dalla destra sia sempre “cattivo”, mentre lo stesso cemento costruito dalla sinistra sia sempre “buono”.
Ancora una volta si tratta della solita zuppa – conclude -, ovvero valutare le questioni in base all’odiosa formula dei “due pesi e due misure”, senza curarsi del bene”.