ORBETELLO – «Una lista civica trasversale è quello che chiedono i cittadini di Orbetello, ormai stanchi del ping pong partitico» a dirlo Luciano Mattarelli portavoce Rpa Costa D’Argento. «A livello locale più che altro bisogna amministrare, servono persone che devono fare cose e non politici che devono fare mega-strategie».
«Una lista civica, a nostro modestissimo avviso, deve essere una lista di persone (senza preclusioni di come uno la pensi politicamente) che non nasce contro qualcuno, che non nasce ideologicamente alternativa. Ad Orbetello è un po’ di legislature che si vota qualcuno per mandare via qualcun altro: in questo modo a mio avviso si va in un vortice pernicioso; bisogna interrompere questa catena “perversa” e pensare ad un modo di amministrare trasparente e partecipato. Insomma un modo diverso di amministrare dal sistema “Comune=bottega privata”».
«Nelle decisioni importanti, vitali e basilari che possono condizionare per molti anni la vita del Comune e dei suoi abitanti, deve esserci partecipazione popolare – afferma Mattarelli -. Una lista, insomma, aperta a uomini e donne di buona volontà che non perseguano il mero scopo del perpetuarsi, ma lo scopo di migliorare la vita dei cittadini. Persone provenienti dalla società, dal mondo civile, associativo, del volontariato, delle professioni arti e mestieri, unitamente anche a soggetti che abbiano già un po’ in pratica la politica (non tutti quelli che fanno politica a livello locale sono, per principio, da “buttar via”)».
«Un nuovo modo quindi di amministrare – prosegue la nota -, che laddove l’opposizione fornisca una buona idea, non la si accantoni per “principio preso”. Questa in estrema sintesi sarebbe la mia utopia e di R.P.A. che rappresento, e quando dico utopia intendo nell’accezione eu-topos ( luogo perfetto) e non au-topos (luogo che non c’è). I cittadini con i quali parlo auspicherebbero questo, si aspetterebbero questo. Quindi ben venga l’appello di Marco Sabatini alla buona volontà di tutti e al superamento di barriere ideologico-partitiche».