AMIATA – “La montagna deve ripartire, e per poterlo fare ha bisogno di idee, progetti e di un lavoro sinergico tra imprenditori, istituzioni ed amministratori”, a dirlo è Guendalina Amati, presidente del circolo Fratelli d’Italia Amiata.
“Chi conosce il territorio amiatino – prosegue Amati – sa che non ci si può fermare al turismo invernale, ma si deve allargare l’orizzonte turistico all’intero anno solare. Se il Governo in questo caso latita e appare poco competente in materia, allora sarà bene che a muoversi siano i sindaci ed i presidenti di provincia che amministrano i territori montani.
Per emergere nei circuiti turistici nazionali ed internazionali devono essere fatti investimenti, alla cui base ci siano progetti e piani strutturali strategici costruiti su misura per l’Amiata, come un abito sartoriale cucito addosso alla persona, così va creata una rete interconnessa che faccia dialogare settore turistico, alberghiero, imprenditoriale, marketing, comunicazione, enti locali, Provincia e Regione.
Dopo l’incontro avvenuto a Castel del Piano, circa un mese fa, con il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, adesso è arrivato il momento che anche l’Amiata benefici dei finanziamenti a sostegno del settore sciistico e delle Proloco. Questi contributi non cambieranno certamente le sorti dell’indotto economico, ma comunque potranno dare almeno una boccata di ossigeno a coloro che hanno fino ad oggi creduto ed investito in montagna.
Gli amministratori locali e provinciali, dal canto loro, sono chiamati a fare un ulteriore passo in avanti. E se da un lato va bene chiedere aiuti allo Stato e alla Regione, dall’altro però vanno intraprese tutte le azioni necessarie per lo sviluppo a medio e lungo termine, ed è per questo che la sottoscritta si fa promotrice di un incontro, da svolgersi a stretto giro, tra i sindaci dei comuni amiatini che possiedono gran parte del territorio montano, come ad esempio Castel del Piano e Seggiano in primis, con i vertici della Provincia di Grosseto per stilare finalmente il Piano Strutturale della montagna.
Questo piano doveva essere già partito circa un anno fa. Quindi, prima che la situazione sfugga di mano e si perda un’altra occasione per dare una svolta all’Amiata, adesso è arrivato il momento di gettare le basi per una nuova stagione economica a medio e lungo termine, che permetta così ai giovani di rimanere sul territorio amiatino. Se davvero vogliamo un futuro diverso per i nostri comuni, abbiamo tutti l’obbligo di agire adesso in modo puntuale e programmatico, con progetti a lunga gittata e condivisi.
Da qui ai primi di gennaio spero che sia possibile organizzare l’incontro istituzionale, per così poi partire subito con la formulazione del Piano Strutturale della montagna.
Fino ad oggi mi sono battuta in veste di amministratore locale e di portavoce di Fratelli d’Italia Amiata per far sì che la nostra zona avesse le attenzioni che merita, continuerò a farlo portando le istanze di tutti coloro che hanno voglia di credere lavorare ed investire, se ci sarà da andare in Regione o a Roma lo farò, ma chiedo che i sindaci che governano questo territorio credano nelle potenzialità dell’Amiata e lavorino tutti assieme andando dritti al sodo, invece di disperdersi in futili argomentazioni che portano ben poco al tessuto economico del nostro ambito territoriale”, conclude Guendalina Amati.