GROSSETO – Confindustria Toscana Sud ha rinnovato i vertici di ogni sezione dell’associazione, cioè gli organi legati ai singoli settori produttivi.
Ecco i risultati delle votazioni che riguardano direttamente la delegazione di Grosseto, che ha espresso uno dei due vicepresidenti di sezione: per gli Alimentari è Luigi Galimberti (Sfera Agricola), per la Chimica farmaceutica è Dario Lolini (Nuova Solmine), per i Manufatti-materiali è Giovanni Barcaro (Fibran), per la Meccanica è Andrea Fratoni (Elettromar), per la Moda è Roberto Bardini (Montecristo), per il Terziario è Antonio Cappelli di Scav.Prema, per il Turismo-terme-sanità è Massimo Caputi.
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Con gli altri vicepresidenti e presidenti di sezione formeranno un gruppo di interlocutori importanti tra i colleghi imprenditori e il mondo delle istituzioni locali, regionali e nazionali.
«Con questa squadra – commenta il presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud, Francesco Pacini – la nostra delegazione si prepara ad affrontare una fase che si annuncia particolarmente densa di sfide, non solo a livello locale ma anche internazionale: come presidente sono fiero di poter contare sulla collaborazione di imprenditori di grande rilievo, alla guida di aziende di valore. Con le loro capacità ed esperienza, sono sicuro che potranno contribuire al processo di internazionalizzazione del nostro comparto manifatturiero e dunque a lanciare definitivamente la Maremma nel mondo. E di sicuro potremo potremo avere un peso sempre maggiore sui tavoli istituzionali».
Un compito quanto mai delicato, considerando la congiuntura economica globale. «Sono onorato e orgoglioso che tanti colleghi imprenditori abbiamo accettato l’impegno di guidare le sezioni della nostra associazione – dice il presidente generale di Confindustria Toscana Sud, Paolo Campinoti, con Francesco Pacini –. Li ringrazio dal profondo del cuore, poiché ogni capitano d’impresa in questo momento sta compiendo “un’impresa”, quella di cercare di salvare la sua azienda e i posti di lavoro, per non veder svanire i sacrifici di intere generazioni. I nostri nuovi presidenti e vicepresidenti rappresentano punte di diamante assolute in ogni settore dell’economia del nostro territorio: un grande risultato non solo per Confindustria Toscana Sud, ma in generale per la nostra Regione. Abbiamo davanti la più difficile delle sfide: la pandemia non ha risparmiato alcun settore economico e occorre tornare a far lavorare i mercati con standard di valori più certi e crescenti, altrimenti interi settori rischiano il collasso definitivo. Troppi errori in questi mesi sono stati commessi dal Governo: dal caos dei codici Ateco nel primo lockdown alle misure spesso confliggenti e confuse per limitare i contagi, fino alla mancanza di aiuti veri alle imprese. Faremo sentire la nostra voce».