MASSA MARITTIMA – E’ rivolto in modo particolare ai ragazzi, il progetto approvato e finanziato dal Comune di Massa Marittima su proposta dell’assessorato e della Commissione Pari Opportunità, che ha come scopo un’incisiva e diffusa sensibilizzazione verso la tematica della violenza sulle donne, come azione di prevenzione.
“Come eri vestita?”, frase simbolo dell’ingiusta inversione di colpevolezza che questi episodi spesso generano è il titolo del programma che prevede la realizzazione di un cortometraggio sul tema della violenza sulle donne, da parte degli studenti dell’Istituto di istruzione superiore Bernardino Lotti.
I ragazzi lavoreranno a questa creazione che li vedrà protagonisti durante tutto il percorso, dalla redazione all’interpretazione, sotto la guida di un esperto regista. L’opera una volta conclusa, sarà proiettata nelle scuole del territorio in occasione del prossimo 25 novembre 2021, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e diffusa sul web al fine di favorire una capillare opera di sensibilizzazione.
L’obiettivo del cortometraggio sarà la condanna del grave fraintendimento concettuale in cui spesso le donne vittime di stupri incorrono, ovvero il luogo comune purtroppo ancora diffuso di aver provocato l’assalitore con un abito o un atteggiamento, riportando così l’attenzione sui veri colpevoli di questi atti.
“Abbiamo ideato questo progetto – spiega l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Massa Marittima Grazia Gucci– proprio per cercare di far sviluppare ai più giovani una consapevolezza chiara di chi siano le vittime e i carnefici in questi tipi di violenza e fornire loro, al tempo stesso, strumenti utili a tutelarsi da episodi, purtroppo ancora molto diffusi. La volontà di realizzare un intervento culturale di questo tipo si è fatta poi ancora più urgente visto l’intensificarsi dei fenomeni di violenza, anche fra le mura domestiche, verificatosi in questo difficile momento di emergenza sanitaria”.
“Tutte le attività – conclude l’assessore- saranno naturalmente concordate con gli insegnanti della scuola superiore e organizzate quando possibile negli spazi interni all’edificio o in aree esterne, sempre nel rispetto delle regole di sicurezza dettate dai protocolli di prevenzione del contagio da Covid-19”.