GROSSETO – “Sappiamo bene che le nostre parole potrebbero suscitare reazioni non particolarmente posate da parte del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, non certo nuovo a inveire contro chiunque osi criticare il suo fantastico operato, questo perché i mirabolanti risultati della sua amministrazione sono più frutto di fantasie che di confermate realtà”.
A scriverlo, in una nota, il Circolo Rifondazione Comunista Grosseto.
“Il sindaco se ne faccia una ragione – prosegue Rc – il suo ruolo dovrebbe imporgli di sapere accettare anche e soprattutto le critiche e non lanciarsi in spettacoli indecorosi per mezzo di comunicati stampa.
Veniamo all’oggetto del contendere, ovvero gli indici di qualità della vita. In quattro anni di insediamento della giunta di centro destra a guida Vivarelli Colonna sono stati conseguiti i risultati peggiori dal 1990 ad oggi. Dai dati che lo scorso anno ci davano un 79esimo posto per niente invidiabile che l’amministrazione comunale e il sindaco hanno attribuito alle colpe di tutti passiamo, siamo passati nel 2020 al 51esimo posto nell’indice generale con un recupero di 28 posizioni. Se nel caso precedente, però, le colpe erano di tutti nessuno escluso, o forse escluso il sindaco, in quest’ultimo caso i meriti, nemmeno a dirlo, il sindaco se li è attribuiti tutti per sé.
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Abbiamo un buon settimo posto per tempo libero e cultura, ma anche due poco invidiabili, come l’82esima per giustizia e sicurezza – e pensare che si sono inventati un apposito assessorato – e un altro 82esimo posto per demografia e società, 58esimo per ambiente e servizi: un quadro non proprio idilliaco.
Molto può e deve essere fatto: l’interminabile elenco di promesse di sindaco e giunta è ben lontano dall’essere realizzato, o lo è stato in piccolissima parte.
Ci troviamo poi di fronte a casi come l’ex Garibaldi destinato a diventare casa della musica e la ristrutturazione del bastione Cavallerizza per i quali si preannunciano l’inizio dei lavori nel 2021 in prossimità della scadenza elettorale, mossa che sa più di tentativo di raccogliere consenso che di buon governo per la Città.
Ai cittadini suggeriamo un giro perlustrativo per le aree più periferiche di Grosseto e le sue frazioni, così da toccare con mano lo stato di incuria e abbandono in cui versano a partire da illuminazione pubblica spesso assente, stato di manto stradale e marciapiedi fatiscenti e spesso ricoperti da sporcizia ed erbe infestanti, verde pubblico in stato di totale abbandono e decidere poi se sia il caso di provare a imprimere a Grosseto un vero cambio di rotta e tentare almeno in parte di restituire ai suoi abitanti servizi che ne hanno portato in alto il nome sulla scena nazionale, e non solo come le politiche educative e le scuole comunali fiore all’occhiello per metodi di insegnamento.
L’occasione di cambiamento sta avvicinandosi – conclude Rifondazione -, la strada è tutta in salita ma non rimane altro che provarci . Se c’è una cosa che non ci spaventa sono le sfide, soprattutto quelle più difficili”, se.