GROSSETO – “Le Mura, come la nazionale di calcio: tutti si sentono titolati a parlare di cosa si potrebbe realizzare, di cosa è stato fatto e di cosa, invece, andrebbe migliorato. Come sempre, si tratta di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma soprattutto occorre comparare, con onestà intellettuale, cosa sono diventate e come sono fruite oggi le mura ed in quali condizioni di oblio ed abbandono versassero, invece, nelle precedenti consiliature”.
A scriverlo, in una nota, il presidente dell’Istituzione “Le Mura” Alessandro Capitani.
“L’Istituzione “Le Mura” – prosegue il presidente -, assegnataria del monumento mediceo grossetano soltanto dal gennaio 2018, ha svolto fin da subito con concretezza e professionalità la propria missione, ottenendo risultati di assoluto rilievo. Eppure, periodicamente, le mura tornano a rimbalzare sulle pagine dei quotidiani locali o diventano argomento di discussione sui social o pretesto di polemica politica.
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Come Istituzione corre l’obbligo di puntualizzare e ribadire con forza le inesattezze e le ripetute distorsioni che strumentalmente vengono diffuse.
Quando l’Istituzione è diventata operativa, la stessa si è trovata a dover avviare un enorme percorso ricognitivo attraverso l’ottenimento di rilievi e la ricerca delle diverse destinazioni d’uso degli spazi e dei volumi di tutte le Mura medicee. Sei i baluardi e oltre 30 gli spazi e volumi da censire, rilevare e progettare.
E’ il caso del baluardo Mulino a Vento, dove nel 2019 è stato redatto un progetto di massima per il recupero della troniera stessa e della sua piazza bassa. La Soprintendenza, interessata al riguardo, ha già espresso un parere, sia pure di massima, favorevole. E sempre sul baluardo Mulino a Vento è dello scorso anno l’assegnazione temporanea ad una Associazione culturale di una galleria di servizio.
Relativamente al baluardo La Cavallerizza l’Istituzione, fin dal 2018, ha impegnato quanto necessario per la redazione di un progetto preliminare finalizzato alla realizzazione delle cancellate, pavimentazione dell’arena e delle sedute circostanti, oltre all’apposizione di un palcoscenico mobile. Il progetto, predisposto dall’Istituzione “Le Mura” e presentato alla stampa, ha finalmente ottenuto il riconoscimento che merita intercettando, a livello ministeriale, un finanziamento importante che consentirà l’inizio dei lavori nelle prossime settimane attraverso il progetto denominato “Ciel in città”.
Per il baluardo Maiano, una delle scommesse più impegnative cui è stata chiamata l’Istituzione, anche a causa del degrado e dell’incuria in cui era stato abbandonato dalla precedente Amministrazione, si è voluto affidare uno studio ad uno dei più prestigiosi Atenei italiani: l’Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Architettura. A tale scopo è stata sottoscritta nel 2019 una convenzione che ha portato questa Istituzione nel giugno scorso all’approvazione di un Masterplan, redatto appunto dall’Università medesima in sinergia con il nostro ente. Entro la fine del 2020, sarà presentata la progettazione tesa ad un recupero e ad una riqualificazione dell’intero Baluardo Maiano.
Un progetto, anche questo, di assoluta levatura, svolto con scienza e coscienza, trasmesso all’Amministrazione Comunale per la naturale condivisione, al fine di passare alla successiva fase di pubblicazione e valutazione degli eventuali contributi di idee di qualunque soggetto interessato.
Il baluardo “Garibaldi”, ha visto la recente assegnazione della Sala Eden ad una Cooperativa sociale. Sull’intero sistema sotterraneo del medesimo bastione è stato fatto prima un minuzioso rilievo, redatte le stime e predisposto un progetto preliminare teso ad una possibile sostenibilità di futuri interventi. Anche questo progetto ha ottenuto un assenso di massima da parte della Soprintendenza di Siena.
Quanto al baluardo “Rimembranza”, nel 2019 l’Istituzione ha avviato e concluso la procedura di gara per la concessione della troniera sottostante ad una attività di ristorazione. Ma il baluardo ha anche un importante sistema di gallerie, volumi e piazze basse che sono state oggetto di un complessivo progetto che, presentato e condiviso preliminarmente dalla stessa Soprintendenza, dovrà perfezionarsi con la realizzazione di una start up con la neo costituita Fondazione “Lorena” della quale l’Istituzione è in procinto di diventare socio fondatore.
Non ultimo il Baluardo Fortezza. Il Cassero. Due i soggetti individuati attraverso le complesse procedure formali di un bando pubblico e purtroppo due le rinunce. Ma il Cassero non è solo bandi di gara: dal 2018 è stato luogo di esposizione dei vini maremmani con migliaia di visitatori, arena in cui i concerti si sono avvicendati a rappresentazioni teatrali, a performance di danza, il tutto con grande successo e che ha consentito l’apertura della struttura per oltre 300 giorni. Tra l’altro la manifestazione internazionale “Cassero in danza”, frutto del perfezionamento di una residenza artistica, ha offerto agli appassionati grossetani la possibilità di poter vedere dal vivo ben 16 compagnie professioniste in tre anni di eventi.
Il Cassero è poi luogo di celebrazione di matrimoni civili, arena di confronti culturali, presentazioni di libri, mostre culturali di grande rilievo ed attività congressuale (Le Vie de’ Medici, Semi di rigenerazione…).
Il 2020, tra l’altro, nonostante l’emergenza sanitaria, ha visto l’arena del Cassero ospitare di nuovo il cinema estivo, con una rassegna cinematografica che è stata più che apprezzata dai grossetani tanto da risultare sempre sold out.
Né si può certo dimenticare il successo clamoroso della “Notte visibile della cultura” dello scorso settembre organizzata in collaborazione con la Fondazione Grosseto Cultura ed arricchita da eventi e performance direttamente curati da questa Istituzione che hanno portato migliaia di grossetani a ripercorrere interamente le “passeggiate lorenesi”.
Ed egualmente vanno ricordati i due concorsi, organizzati in collaborazione con l’AGAF, di pittura estemporanea svoltisi sulle mura stesse, nonché la grande mostra “Espressioni d’arte in Fortezza” con la partecipazione di 35 pittori e scultori locali con oltre 150 opere esposte, tuttora allestita presso le Casette cinquecentesche della Fortezza pronta a riaprirsi non appena allentate le attuali restrizioni sanitarie. In programma, inoltre, dal 28 aprile al 6 maggio 2021 un’altra grande rassegna, stavolta di carattere nazionale ed internazionale, dedicata alle arti figurative “ArtExpo”.
L’intero percorso della cinta muraria è stato inoltre luogo di svolgimento di numerose passeggiate di nordic walking, di footing amatoriale, visite guidate, nonché luogo prescelto per l’organizzazione di gare podistiche di levatura nazionale (Gara del miglio, Su e giù per le mura, Ultramarathon “Sei ore della Maremma”).
Sfibrante e fors’anche capziosa la polemica sul consulente finanziario che necessita però di chiarezza puntualizzando che l’Istituzione, dotata di propria partita Iva e proprio codice fiscale, fattura, redige bilanci preventivi e consuntivi ed è un soggetto fiscalmente autonomo a tutti gli effetti che necessita di assistenza economico-finanziaria come accaduto in passato per l’Istituzione Iside, anch’essa del Comune di Grosseto o altri organismi partecipati al 100% dall’ente locale. Appare quindi stucchevole e pretestuosa la ricorrente polemica in ordine ad un consulente che supporta, con assoluta professionalità, l’operato dell’Istituzione e dei suoi dipendenti, i quali profondono il massimo impegno e dedizione nello svolgimento dei propri compiti.
E se oggi le mura sono tornate ad essere nuovamente frequentate e visitate dai grossetani e dai turisti, crediamo che ciò sia grazie anche alle 100mila persone affluite in occasione delle numerose manifestazioni enogastronomiche, oltreché grazie alla nuova illuminazione ed all’intensificazione dei controlli di polizia sollecitati anche dall’Istituzione.
Molteplici, inoltre, le partecipazioni a bandi di finanziamento, ma ben oltre le aspettative i risultati ottenuti riuscendo ad intercettare, direttamente o indirettamente, finanziamenti e sponsorizzazioni per oltre 400mila euro (PON con Ministero Pubblica Istruzione, Ciel in città, Fondazione CRF e Banca Tema).
L’emergenza sanitaria ha purtroppo impedito in questo periodo natalizio di poter restituire ai grossetani l’intero baluardo Fortezza e le sue troniere nella loro integrale bellezza durante un evento organizzato dall’Istituzione che prevedeva ben 30 giorni di intrattenimento per pubblico di tutte le età. Il restauro del portone ligneo, la ripulitura interna dai graffiti e dalle piante infestanti, il recupero delle troniere e della terrazza panoramica, oltreché del grande prato sovrastante, consentiranno di restituire ai grossetani una visione di straordinaria bellezza non appena cessata l’emergenza sanitaria.
Siamo convinti, forse immodestamente, che la conquista del settimo posto (con scalata di 43 posizioni) nella graduatoria nazionale sulla qualità della vita del Sole 24 Ore alla voce “Cultura e tempo libero” sia anche un po’ merito nostro.
Per adesso godiamoci lo spettacolo di assoluta suggestione e meraviglia dell’illuminazione del Cassero ideato e realizzato dalla nostra Istituzione – conclude il presidente -. Buon Natale”.