VETULONIA – Sarà presentata venerdì 18 dicembre alle ore 17, in diretta dalla pagina Facebook del Museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia, dagli assessori alla cultura Susanna Lorenzini, Walter Massetti, preposto alla valorizzazione delle aree archeologiche, e dal direttore scientifico della struttura Simona Rafanelli, la progressive web app (PWA) “L’otium degli Etruschi”, elaborata dall’Associazione culturale Prisma di Firenze: un’app innovativa, che utilizza le moderne funzionalità web.
«Ci siamo aggiudicati anche quest’anno – ricordano Lorenzini e Massetti – il bando della presidenza del Consiglio regionale toscano, istituito per la “Giornata degli Etruschi 2020”, con un progetto elaborato ad hoc per il museo di Vetulonia, che racchiude in sé il duplice scopo di segnare un ulteriore e fondamentale passo avanti nella ricerca sul tema musicale degli Etruschi e al contempo di “ambientare” i nuovi risultati dell’indagine, insieme archeologica e musicale, all’interno dell’esposizione permanente del museo, dando vita, in seno al percorso globale di visita del Museo Falchi, a un itinerario specificamente dedicato all’otium degli Etruschi».
Il punto fondamentale del nuovo itinerario sono proprio le riproduzioni filologiche, al vero, e nel medesimo materiale di legno di bosso stagionato impiegato dagli artigiani etruschi, di alcuni strumenti originali a fiato restituiti, in Toscana, dal relitto affondato duemilaseicento anni orsono presso l’isola del Giglio, nella Baia del Campese, con un carico di anfore, vasellame e un lotto di strumenti musicali e, nella Campania etrusca, dal corredo funerario di una tomba di Paestum del quinto secolo avanti Cristo.
Al fine di accogliere le riproduzioni di questi pregiati e unici strumenti musicali, il progetto ha previsto la realizzazione di una nuova teca, che rappresenterà “materialmente” il punto di partenza dell’itinerario dell’otium, che si snoderà, come un filo di Arianna, all’interno delle sale del museo per guidare i visitatori alla scoperta di quegli oggetti (i dadi, le pedine da giuoco, il sonaglio, il kottabos), capaci di raccontare i momenti del “tempo libero”, con i suoi giuochi e le sue occupazioni, di questo popolo straordinario, segnato da un passato importante, di cui il museo custodisce a Vetulonia le preziose vestigia.
«Cuore e sostanza del progetto – spiegano i due assessori – sono d’altro canto rappresentati dall’elaborazione e attivazione, all’interno del museo e non solo, di una progressive web app (PWA), molto simile a un’applicazione nativa, che diversamente dalle app tradizionali si può definire un ibrido tra le normali pagine web e le applicazioni mobili».
“L’otium degli Etruschi”, si chiama così la nuova PWA del Museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia, comprende al suo interno contenuti e voce, prima fra tutte quella degli strumenti musicali a fiato che i visitatori potranno ascoltare durante la visita, godendo in contemporanea dell’esperienza visiva o tattile delle riproduzioni degli strumenti, e si articola al suo nascere in sezioni dedicate a musica, poesia e simposio, alle quali successivamente potranno affiancarsene altre tese ad esplorare ulteriori ambiti dello spazio riservato dagli Etruschi al tempo prezioso dell’otium.
«Il nostro progetto sulla musica degli Etruschi – concludono Lorenzini e Massetti – che assieme ad altre realtà museali della Toscana si sono aggiudicate il bando, fu presentato ufficialmente lo scorso settembre, durante la Va edizione della “Giornata degli Etruschi” promossa e sostenuta dal Consiglio regionale della Toscana, che a Vetulonia si è svolta con una serie di eventi all’interno dei locali del museo».