GROSSETO – “Sulla Tirrenica e sulla Due Mari il governatore Giani ha smascherato le reali intenzioni del Governo, cioè il mantenimento dello status quo”. Così il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi commenta le parole dure del Presidente della Regione che ha lasciato intendere che le due opere strategiche per la Maremma sarebbero ben lontane dal completarsi, nel caso della Due Mari, o dall’essere realizzate, per quanto riguarda l’Aurelia a sud di Grosseto.
“Il Ministro De Micheli – commenta Ulmi- si era presentata in campagna elettorale a Grosseto, nel timore di perdere una Regione chiave per il Pd, con un fardello pieno di promesse, lasciando credere, in vari incontri, che per le due strade erano pronte le risorse oltre che i progetti. In sintesi che nel giro di poco tempo i due principali problemi infrastrutturali della Maremma sarebbero stati risolti. Non sono passati neppure tre mesi dai toni trionfalistici del centrosinistra che la doccia fredda è arrivata per bocca di Eugenio Giani. Evidentemente quel Governo che dovrebbe essere suo amico, una volta raggiunto l’obiettivo, e confermate le poltrone, si è rimangiato quanto andava dicendo”.
Per Ulmi, dunque, la pessima figura, per l’esecutivo nazionale e per la Regione, è stata fatta. “Credo che le dure parole di Giani – afferma ancora il consigliere- smascherino le reali intenzioni di un Governo che, ancora una volta, ha altre priorità e non sono certo rivolte alla provincia di Grosseto e alla Toscana. Bene invece abbiamo fatto come Lega a non accodarci ai cori di soddisfazione dopo l’annuncio del Ministro, ma a chiedere fatti più che le ennesime, vuote, parole. La Tirrenica infatti è stata ipotizzata per la prima volta nel 1968.
In 52 anni si sono alternate varie ipotesi di tracciati e alla fine il tratto di Capalbio è ancora a due corsie ed i pericoli per chi ci viaggia sono costanti. La Due Mari, invece, è stata realizzata a tratti, ma il suo completamento che sembra vicino, mancando due lotti e la ristrutturazione della galleria di Pari, resta ancora una chimera. E questa volta – conclude il consigliere della Lega- non siamo solo noi a dirlo, ma anche il Presidente della Regione