GROSSETO – La parrocchia del Santissimo Crocifisso apre l’anno giubilare per il cinquantesimo dalla consacrazione della chiesa. Il rito, infatti, si tenne il 12 dicembre 1971. Per questo, sabato, il parroco don Roberto Nelli, che in questa parrocchia appena eretta mosse i primi passi da sacerdote (aveva 23 anni) e vi è ritornato a settembre come suo nuovo pastore, annuncerà ufficialmente alla comunità l’apertura di questo anno, che conduce al cinquantesimo della dedicazione.
Lo farà nella Messa prefestiva delle 18, che sarà celebrata da don Franco Cencioni, proposto del Capitolo, l’unico ancora in vita (l’altro era monsignor Astutillo Pellegrini) tra i sacerdoti che concelebrarono a quella solenne Eucaristia presieduta dal cardinal Sergio Guerri, all’epoca propresidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano.
Primo parroco fu don Alvaro Andolfi.
Alla celebrazione di consacrazione, assieme al vescovo Primo Gasbarri, all’ausiliare monignor. Tacconi, presenziarono numerose autorità, tra cui l’allora prefetto Salvatore Ricceri. Fu don Umberto Ottolini, all’epoca rettore del Seminario, a curare la liturgia di dedicazione.
La parrocchia del Santissimo Crocifisso nacque da uno smembramento della parrocchia della Cattedrale, che “cedette” alla nuova comunità alcune vie: dalle quattro strade, alle vie Alfieri, Ferrucci, la ferrovia, l’Ombrone e via Battisti. E’ bene ricordare che fino al 1938 a Grosseto esisteva una sola parrocchia: il Duomo.
Dagli anni ’40 ai primi anni ’70 ne sorsero altre 6 fuori dalle Mura (San Giuseppe, Cottolengo, Sacro Cuore, Santa Lucia, l’Addolorata e, appunto, il Crocifisso), mentre nel ’49 anche la chiesa conventuale di San Francesco venne eretta a parrocchia. Si dovrà attendere il 1979 per la creazione della nona parrocchia cittadina, la Santa Famiglia, mentre nel 2006 è sorta la decima: Madre Teresa di Calcutta.