GROSSETO – Un presidio in piazza Rosselli a Grosseto, per chiedere garanzie, contratti e sicurezza per chi lavora nella pubblica amministrazione. Questa mattina sindacati e lavoratori si sono ritrovati in piazza per un presidio che è andato avanti tutta la mattina, in concomitanza con lo sciopero proclamato per oggi.
Una rappresentanza ha poi incontrato il prefetto, Fabio Marsilio. «In questi giorni – sottolinea Salvatore Gallotta (Fp-Cgil) – la politica e l’opinione pubblica si interrogano su motivazioni e obiettivi di tale mobilitazione, per questo riteniamo utile esprimere direttamente le nostre ragioni a chi rappresenta le Istituzioni».
«Lavoratrici e lavoratori pubblici hanno fatto funzionare le amministrazioni pubbliche anche quando i Governi hanno tagliato risorse e privatizzato i servizi ai cittadini e ora, anche in lavoro agile e con nostri mezzi, siamo sempre a disposizione dei cittadini e delle imprese, in sanità, nei servizi educativi, nell’assistenza ai cittadini e garantiamo la loro sicurezza, ci stiamo prendendo cura del paese rischiando in prima persona» affermano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa.
Questa la sintesi delle rivendicazioni:
ASSUNZIONI
Per sostenere i cittadini e aiutare le imprese servono enti pubblici più efficaci. E invece sono stati svuotati dal blocco delle assunzioni e dai pensionamenti ed hanno dipendenti con un’età media di 51 anni! Per questo chiediamo un piano straordinario di assunzioni: 500.000 sono i lavoratori che verranno a mancare alla pubblica amministrazione e sono una straordinaria occasione per l’innovazione dei servizi e per tanti giovani che possono sperare in un lavoro stabile. Rinnovare la PA assumendo giovani per dare migliori servizi ai cittadini.
LOTTA AL PRECARIATO
170mila precari nella pubblica amministrazione sono un abuso. Per questo la Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia. Ridare dignità al lavoro è una priorità. Stabilizzare si può e si deve, chiediamo la proroga dei requisiti per le stabilizzazioni, il riconoscimento dei periodi di lavoro svolti con tutte le forme di lavoro flessibile e la stabilizzazione di tutti i precari COVID. Rischiano la vita in emergenza almeno diamogli sicurezza nel lavoro! Lavoratrici e lavoratori precari in Italia nella PA 170mila.
SICUREZZA
In tutti i luoghi di lavoro il personale deve essere fornito di adeguati DPI, gli ambienti devono essere sicuri ed occorre impedire che il personale subisca quotidianamente aggressioni. I carichi di lavoro devono essere sostenibili fisicamente e psicologicamente; basta turni che superano spesso le 12 ore. Gli operatori sanitari sono aggrediti negli ospedali. I lavoratori pubblici sono offesi e denigrati.
Ma nella pandemia, senza protezioni e con pesanti carichi di lavoro, hanno organizzato il lavoro e i servizi. Meritano protezione e rispetto!
RINNOVI CONTRATTUALI
I Contratti di Sanità, Enti Locali, Amministrazioni centrali sono scaduti da due anni! La pandemia ha dimostrato che il lavoro pubblico serve al paese e i servizi pubblici per cittadini e imprese vanno rafforzati. Per questo chiediamo al governo più risorse per i contratti di tutti i lavoratori pubblici. Per dare servizi migliori a cittadini e imprese. Per organizzare meglio le amministrazioni. Per personale più qualificato. Le risorse sono riconoscimento di salario ma per noi del settore pubblico sono necessarie anche per riformare il sistema di qualificazione professionale, sbaglia chi denigra la nostra rivendicazione perché mettere in valore le competenze e riconoscere le professionalità sono una priorità, soprattutto se la Pubblica amministrazione vuole vincere la sfida dell’innovazione.
LO SCIOPERO è un diritto e se siamo arrivati a proclamarlo è perché su Assunzioni, Sicurezza e Contratti non ci sono risposte adeguate. Occorre far lavorare in sicurezza e con dignità chi, con il suo lavoro, vuole essere al servizio di cittadini e imprese.
Chiediamo alle Istituzioni Centrali e Locali del nostro territorio provinciale, per il ruolo di rappresentanza che ricoprono nelle amministrazioni , di adoperarsi per stimolare la ineludibile ed improcrastinabile esigenza a Rinnovare la PA con investimenti, a partire dalla Legge di Bilancio, che rafforzino e innovino le Pubbliche Amministrazioni, così da consentire maggior Sicurezza per chi lavora, Assunzioni stabili che aumentino l’intervento diretto del lavoro pubblico e risorse per il rinnovo del Contratto nazionale scaduto per riformare il sistema di qualificazione professionale e rafforzare i salari. Investimenti per la creazione di valore pubblico.