SCANSANO – Dopo un periodo di grandi difficoltà organizzative, a fine ottobre 2020, pur nelle difficoltà logistiche dovute all’emergenza Covid-19, il Pd scansanese ha svolto il proprio Congresso nel quale è stato eletto Rossano Petri in qualità di segretario.
“E’ stato anche nominato un Direttivo, composto da nove membri, e composto da persone che appartenevano a tutte e due le Liste “concorrenti” al Congresso, un primo importante risultato unitario ad affermare la volontà di tutti ad impegnarsi per la ricostruzione della presenza politica e sociale del Partito Democratico nel territorio scansanese” spiega il neo segretario.
Dopo il Congresso, il Direttivo risultava composto da: Giulia Andreozzi, Matteo Ceriola, Alessandro Fulda, Giancarlo Lanza, Nino Lenzo (Tesoriere), Rossano Petri (Segretario), Piero Rossi, Enrico Scoccati (membro della Segreteria), Severino Seggiani.
Del Direttivo fanno parte anche, come membri di diritto, i consiglieri comunali del Pd, Andrea Aniceti e Pasquale Quitadamo.
Il Direttivo del Pd scansanese ha avviato una serie di riunioni settimanali, tutte in video-conferenza per le limitazioni legate alla emergenza Covid-19, per impostare le attività che, appena ci sarà la possibilità di fare riunioni, vedrà momenti di incontro sui principali temi con gli iscritti e la cittadinanza scansanese.
“Naturalmente una attenzione particolare è stata posta al percorso che porterà alle prossime Elezioni amministrative a Scansano – spiega Petri -, previste nella primavera del 2021, con la definizione dei tempi e modi per costruire una coalizione civica che veda una proposta politica ampia e inclusiva che coinvolga tutto il centro-sinistra, la sinistra e il M5s, e sia aperta alla società civile ed alla partecipazione fattiva al mondo dell’associazionismo che è una delle principali risorse civiche del territorio di Scansano.
In questo quadro, il Direttivo ha iniziato ad valutare i criteri per la selezione dei candidati a sindaco e consigliere comunale.
Il Direttivo del Pd di Scansano ha quindi approvato a larga maggioranza un documento nel quale si considera conclusa e non ripetibile la attuale esperienza di collaborazione amministrativa di Scansano, impegnandosi a ricercare con le altre forze politiche democratiche un candidato sindaco guardando anche al mondo della società civile.
Il Pd scansanese ritiene di conseguenza che non potrà essere condivisa una eventuale ricandidatura dell’attuale sindaco. Tale considerazione nasce dall’impossibilità negli anni trascorsi di avere un rapporto saldo e costante e dalla sistematica esclusione dei nostri rappresentanti eletti dalle decisioni del governo della cosa pubblica scansanese. Solo la volontà dettata dal rispetto verso gli elettori, ci hanno impegnato fino ad oggi, pur con alcuni distinguo, a garantire comunque la governabilità.
In particolare il documento approvato dal Pd scansanese evidenzia il disinteresse dimostrato per le problematiche dei cittadini e del territorio, con il conseguente abbandono del capoluogo e delle frazioni ad un’evidente decadenza sociale, economica e di decoro urbano. La prevalente concezione meramente “ragionieristica” della cosa pubblica ha di fatto privato la comunità di ogni espressione culturale e associativa, basti ricordare le ripetute chiusure della Biblioteca, del Museo archeologico della vite e del vino e l’epilogo indecoroso degli impianti sportivi oggi pressoché abbandonati a se stessi con un “palazzo comunale” sempre distante dai cittadini, a danno di tutta la popolazione.
Il Pd di Scansano rileva infine la non curanza istituzionale nell’instaurare relazioni miranti a mantenere servizi sul territorio con particolare riferimento alla parte sanitaria, dove assistiamo al continuo smantellamento dei servizi distrettuali, a fronte di un crescente bisogno per una popolazione sempre più anziana e fragile e la totale assenza propositiva in qualunque settore di possibile sviluppo del nostro territorio”.
Queste sono le principali ragioni per la decisione dl Direttivo del Pd di Scansano – conclude -, che si è messo quindi al lavoro per la stesura di un programma elettorale basato su obiettivi per migliorare la qualità della vita nel capoluogo e nelle frazioni sui temi del turismo consapevole, della cultura, dell’agricoltura attenta ai problemi ambientali, dell’attenzione alle tematiche degli allevatori, del ripristino dei servizi sanitari distrettuali e del futuro della residenza sanitaria assistita, attraverso il confronto con la società civile, le associazioni e tutte le forze politiche conciliabili con i valori del centro-sinistra”.