ROCCASTRADA – La nuova frontiera del turismo lento e sostenibile in Maremma si chiama “Via delle città Etrusche”, una serie di percorsi che si snoderanno per 173 km sulle Colline Metallifere e che saranno collegati alle città etrusche di Vetulonia, Roselle, Populonia e Volterra e il resto degli itinerari culturali della Regione Toscana grazie al recupero di antiche strade immerse nella natura.
Un progetto ambizioso ma ricco di opportunità che arriva a compimento dopo un intenso lavoro da parte del Parco Nazionale delle Colline Metallifere che ha svolto il ruolo di referente tecnico, e degli otto comuni coinvolti: Roccastrada capofila e poi Castiglione della Pescaia, Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Scarlino.
Nei giorni scorsi è stato approvato il finanziamento della Regione Toscana di 80 mila euro, grazie ad bando sul tema degli “Itinerari etruschi”, e che permetterà l’avvio dei lavori. Al contributo regionale si aggiungono poi 20 mila euro finanziati dal Parco Nazionale delle Colline Metallifere il che porta il totale dell’investimento a 100 mila euro.
I prossimi passi sono l’ultimazione, entro l’anno, del progetto esecutivo mentre dalla primavera del 2021 inizieranno i lavori di sistemazione e recupero dei sentieri e di tutta la viabilità oltre alla realizzazione della cartellonistica. Tutti questi interventi saranno conclusi entro il 2022.
“Siamo molto soddisfatti di questo importante contributo regionale – commentano Lidia Bai, presidente del Parco delle Colline Metallifere, ed Emiliano Rabazzi, assessore politiche ambientali, cultura e turismo del Comune di Roccastrada capofila -, perché ci permette di realizzare un progetto strategico per lo sviluppo sostenibile del territorio e la sua promozione. Un riconoscimento che premia il lavoro dei Comuni e dei nostri uffici e che dimostra che quando facciamo sistema i risultati arrivano”.
“Il cammino “Via delle città etrusche” rappresenta la grande occasione per collegare le Colline Metallifere e la Maremma ai cammini nazionali – concludono Lidia Bai ed Emiliano Rabazzi – mettendo in campo il valore aggiunto rappresentato dal nostro territorio ricco di emergenze storiche, culturali e ambientali”.
Il punto di forza del progetto è quello di creare una rete di sentieri turistici in grado di collegare l’Etruria meridionale con quella settentrionale e l’entroterra. Questo sarà possibile rendendo fruibili per i viaggiatori, a piedi a cavallo o in bicicletta, una serie di percorsi già esistenti che collegheranno al loro interno le varie emergenze storiche e ambientali delle Colline Metallifere a loro volta collegate con le antiche città etrusche e il sistema dei Cammini Storici e degli Itinerari Culturali della Regione Toscana come la Via Clodia e la Via Francigena.
I percorsi sono stati prescelti tenendo conto dell’evoluzione degli insediamenti e della trasformazione del paesaggio e saranno adattati alle esigenze dello sviluppo turistico del territorio e alla presenza di viabilità pubbliche.
Una forte necessità è quella di inserire i centri storici all’interno degli itinerari, elevandoli al ruolo di tappe intermedie per valorizzare al massimo i borghi medievali ancora abitati in un processo di sviluppo legato al turismo lento. Inoltre, oltre a collegare Vetulonia e Roselle , si connettono tra loro i principali insediamenti etruschi delle Colline Metallifere (forni etruschi per la riduzione del ferro di Rondelli – Follonica, necropoli etrusca di San Germano, necropoli etrusca di Santa Teresa, necropoli etrusca di Poggio Tondo, abitato etrusco del Lago dell’Accesa, miniere antiche di rame e di argento di Serrabottini – Fenice Capanne, miniere antiche di rame e di argento di Montieri).