GROSSETO – “Nella giornata della Festa della Toscana i sindaci del centrosinistra hanno scritto un’altra pessima pagina della vicenda legata alla presidenza Coeso: all’assemblea convocata questa mattina (c’erano i rappresentanti dei Comuni di Monterotondo, Campagnatico, Castel del Piano, Castell’Azzara, Grosseto, Roccalbegna, Scarlino e Semproniano) hanno pensato bene di non presentarsi, senza tener conto dell’urgenza e dell’importanza della questione. Questione che loro stessi hanno inutilmente e dannosamente creato non rispettando i patti sottoscritti nel 2018 dai sindaci della provincia, che prevedevano per il biennio 2020-2021 la presidenza designata dal Comune di Grosseto”.
A scriverlo, in una nota, i sindaci di centrodestra dei Comuni del Coeso.
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“Non si sono fermati neanche davanti all’emergenza – proseguono – sapendo che a rimetterci sarebbero stati i cittadini e la comunità tutta, mettendo anche a rischio l’erogazione dei servizi socio-sanitari rivolti ai cittadini. Oggi la riprova con l’assenza del quorum – che ci viene da pensare non sia casuale ma ben studiato – che fa slittare ulteriormente le decisioni.
Oggi noi ci siamo presentati regolarmente, avendo grande rispetto e consapevolezza dell’argomento che si andava a trattare, confermando il nostro senso di responsabilità. Se ci fosse stato consentito avremmo nuovamente sostenuto la valida proposta del Patto di Coes(i)one avanzata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna: questa soluzione avrebbe permesso di rispettare i patti sottoscritti nel 2018 con la presidenza grossetana, andando a dare massime garanzie sia alla zona delle Colline Metallifere sia al Monte Amiata, con due vicepresidenti e due figure tecniche in rappresentanza di quelle due aree (così da dare continuità d’azione al passato, presente e futuro) oltre a un programma condiviso. L’obiettivo sarebbe stato quello di dare – semmai ve ne fosse bisogno – ulteriori garanzie ai sindaci del centrosinistra sulle intenzioni di Vivarelli Colonna e sul percorso da seguire.
Invece la riunione di stamattina ha registrato l’ennesimo nulla di fatto, mettendo in difficoltà i sindaci che c’erano e che – come gli altri – avevano gli impegni istituzionali legati alla Festa della Toscana.
Ci auguriamo – concludono i sindaci del centrodestra – che le parole di Giacomo Termine, che ha fissato il suo ultimatum per il 3-5 dicembre per poi avanzare il nome di un presidente-reggente, tengano conto che oggi a mancare era la sua componente politica e che questo ha ulteriormente allungato i tempi per eventuali decisioni pratiche e sensate, come quelle offerte dal Patto di Coes(i)one che noi continuiamo a ritenere l’unico percorso valido da percorrere, anche nel rispetto degli accordi firmati nel 2018″.