GROSSETO – Sospensione in via cautelare per la marciatrice grossetana Georgeta Muresan della Track and Field Master Grosseto. Questo il comunicato della Nado: “La Prima Sezione del TNA, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Georgeta Muresan (tesserata FIDAL), riscontrata positiva alla sostanza Betametasone, a seguito di un controllo in competizione disposto dal Ministero della Salute (SVD) ex lege 376/2000, in occasione della manifestazione di atletica leggera ”Campionati Italiani individuali su pista Master” svoltasi ad Arezzo il 10 ottobre 2020”.
Alla competizione di Arezzo, Muresan aveva conquistato un bronzo nella categoria F35, andando ad arricchire un medagliere da applausi. “Purtroppo in società – ha commentato sui social il presidente della T&F Ernesto Croci – sapevamo da settimane che sarebbe arrivato il giorno di questo comunicato. Durante i campionati italiani master di ottobre ad Arezzo tra tutte le centinaia di gare disputate è stata estratta a sorte per il controllo antidoping la marcia 5km categoria F35 ed M35, tutto il podio. Il caso ha voluto che al femminile due fossero nostre atlete, terza (su 3) era infatti arrivata Georgeta Muresan con 10′ di distacco dalla prima. Prelevata dall’addetto all’antidoping subito dopo l’arrivo Georgeta ha immediatamente ammesso l’assunzione di un farmaco per curare il gonfiore, il dolore e l’estetica di una puntura di ragno sul collo ed ha verbalizzato tutto durante il controllo, allegando anche lo scambio di messaggi con la dottoressa di famiglia. Nei giorni immediatamente successivi l’atleta con il supporto della società, a firma della dottoressa che curava Georgeta, deposita il TUE retroattivo, cioè la richiesta di una esenzione terapeutica, che veniva (devo dire ovviamente) rigettata. Questi gli accadimenti, detto ciò il sottoscritto si assume tutte le responsabilità e tutte le colpe, evidentemente in sei anni di attività non sono stato abbastanza chiaro, non sono stato abbastanza preciso nello spiegare come sia necessaria serietà nell’affrontare gare agonistiche, soprattutto un campionato italiano, che si vada per vincere o arrivare ultimi poco importa”.
“Quello che ha fatto Georgeta è in ogni caso ingiustificabile – ha continuato Croci – inammissibile e non perdonabile; non può essere accettato un livello tale di superficialità da parte di un proprio tesserato che, di nascosto, il giorno della gara prende un farmaco con il simbolo del doping ben chiaro sulla confezione; a Georgeta quindi non verrà rinnovato il cartellino né vestirà mai più la maglia della T&F, questo che la squalifica sia di un giorno o a vita. Ricordo a tutti che la squalifica varrà per qualsiasi competizione, federazione o ente di promozione che sia; ricordo inoltre che si è a rischio sospensione anche solo ad allenarsi insieme a Georgeta. Nel 2020 sono 25 anni che faccio il dirigente sportivo, la comunicazione che è arrivata oggi rappresenta sicuramente il mio fallimento più grande, una botta che mai avrei pensato di dover affrontare, tra l’altro in un momento storico di crescita esponenziale della società e con una candidatura per un campionato europeo in via di definizione. Guardiamo avanti, con tanta fatica”.