MASSA MARITTIMA – “La situazione che si sta verificando nel nosocomio di Massa Marittima è molto grave e a farne le spese sono i cittadini che abitano nel territorio delle colline metallifere”, affermano Agostino Ottaviani, coordinatore del circolo di Fratelli d’Italia di Follonica, e Alessandra Mastri Flamini, vice coordinatore.
“Infatti – dicono Ottaviani e Mastri Falmini – l’Ospedale Sant’Andrea oltre ad esser stato depotenziato negli anni dalle scellerate scelte della Regione Toscana con l’avallo delle forze politiche che governano la stessa, oggi soffre la situazione creata dal Covid-19, non riuscendo a sopperire affluenza dei pazienti a causa della mancanza di medici ed infermieri.
Nel dettaglio, il reparto di chirurgia e ortopedia hanno solo tre medici ciascuno, quelli trasferiti e andati in pensione non sono stati reintegrati, riuscendo così a coprire una sola sala chirurgica delle due presenti nei suddetti reparti, questo fa sì che le urgenze notturne sono garantite solo in minima parte, aggravata dalla presenza di soli tre anestesisti e dall’assenza del radiologo la notte, per non parlare del pneumologo trasferito a Grosseto per l’emergenza covid, riducendo così l’Ospedale a luogo di degenza e a rischio chiusura, sebbene sarebbe una struttura con tutte le carte in regola per affrontare la domanda della zona.
Il pronto soccorso è in affanno, sebbene il Sant’Andrea non sia un ospedale Covid, la pandemia ha aumentato il lavoro ad una struttura già sotto organico di personale, infatti ad ogni accesso viene eseguito un filtro covid e nel caso eseguite radiografie con l’unico strumento presente nell’ospedale ed in presenza di virus, mandati i pazienti a Grosseto.
Purtroppo, non c’è stata organizzazione del pronto soccorso per fronteggiare la seconda ondata del virus, pronto soccorso che soffre altresì dell’assenza della dottoressa Donatella Spadi di cui ne è la responsabile, attualmente sospesa dall’attività per l’incarico in Regione, il suo posto non è stato integrato con l’arrivo di un nuovo medico.
E’ necessario che la Regione si faccia carico di assumere medici ed infermieri in quanto alla popolazione deve esser dato necessariamente il servizio ed i tagli posti in essere hanno depotenziato gravemente il nosocomio, a rischio chiusura per la mancanza di personale. Durante la campagna elettorale, l’attuale assessore Leonardo Marras e la consigliera regionale Donatella Spadi rassicuravano della loro presenza una volta eletti, ma purtroppo così non è stato, addirittura Spadi lasciando il proprio incarico, come normale che sia, anche non volendo ha creato un disagio all’Ospedale stesso a cui manca un ulteriore medico.
Il Sant’Andrea sarebbe un ospedale di grande potenzialità perché ci sono chirurghi invidiabili, ma purtroppo la regione continua a non dare risposte, è necessario che faccia sapere cosa intende fare dei piccoli ospedali che sono una risorsa per un territorio come le colline metallifere, vasto ed abitato da persone anziane, ospedali sempre con la spada di Damocle per il rischio chiusura, adesso è tenuto in piedi dalla buona volontà degli operatori, ma fin quanto dovranno resistere? Sono necessarie risposte concrete e programmazione, sia per gli operatori che per la popolazione perché le persone che vivono nella zona delle colline metallifere meritano un Ospedale degno di tale nome”, concludono Agostino Ottoviani e Alessandra Mastri Flamini.