GROSSETO – Decongestionare il traffico in città e limitarlo nel centro storico: l’Amministrazione comunale porta avanti azioni strategiche per la mobilità. Viene confermata da parte della Giunta la sperimentazione delle aree pedonali istituite dalle 18 alle 24 del venerdì e del sabato in piazza San Michele, via Goldoni, piazza Valeri, via Vinzaglio, tratto compreso tra via Vinzaglio e piazza Pacciardi, piazza Mensini, piazza Martiri d’Istia, via Paglialunga, via Colombo, tratto compreso tra via Colombo e via Aldobrandeschi, via Aldobrandeschi, via San Martino, piazza Maniscalchi, via Ricasoli, piazza Dante. In queste aree non possono circolare veicoli se non quelli per i servizi di emergenza, i velocipedi e quelli per le persone con limitate capacità motorie.
“Pedonalizzare aree aperte al traffico dei veicoli – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Viabilità, Fausto Turbanti – è una strategia utile per promuovere la mobilità sostenibile e l’utilizzo delle biciclette e per abbattere polveri sottili e altri agenti inquinanti. Da tempo stiamo lavorando per la mobilità dolce, a partire dall’istituzione della ztl all’interno delle mura Medicee, considerandole come un contenitore naturale di un’area a mobilità principalmente pedonale. Lo stesso Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) prevede numerose azioni riguardanti il centro storico, tra cui l’allargamento della zona pedonale intorno a corso Carducci e la trasformazione di parte di piazza Pacciardi in zona interdetta ai veicoli”.
Ma non solo. La Giunta comunale ha esteso l’utilizzo delle corsie preferenziali dedicate al trasporto pubblico locale e ai mezzi di emergenza e soccorso anche a scuolabus e taxi, così da contribuire a decongestionare il traffico soprattutto nelle ore di punta. Tali corsie sono quelle di via dei Barberi, con controllo elettronico delle violazioni, e di via Bengasi-piazza Ponchielli.
“Il nostro obiettivo – aggiungono Vivarelli Colonna e Turbanti – è sostenere il trasporto di pubblica utilità per un’offerta differenziata per costo e finalità per gli utenti, così da promuovere l’uso dei taxi come alternativa al tpl, anche in relazione all’attuale situazione di contrasto al coronavirus. Diminuendo i tempi delle corse, inoltre, i cittadini risparmiano tempo e soldi. Ma in un’ottica più a lungo termine, vogliamo anche favorire il trasporto degli studenti con gli scuolabus, abbreviando i tempi di viaggio per garantire un maggiore rispetto degli orari scolastici e diminuendo il tempo di permanenza all’interno del mezzo stesso”.