GAVORRANO – Gli uffici postali di Gavorrano e Ravi per ora resteranno con l’apertura ridotta. È un secco «no» la risposta della direzione provinciale di Poste Italiane in seguito alle istanze inviate dal sindaco Andrea Biondi a tutela dei cittadini delle piccole frazioni, con la richiesta di un ritorno alla normalità nell’apertura degli uffici postali di Ravi e Gavorrano.
Nella nota Poste Italiane dichiara che per l’aggravarsi della situazione epidemiologica non è stato possibile dare seguito alla richiesta del sindaco di ampliamento dei due uffici postali.
«La dignità della vita nei nostri piccoli borghi e frazioni passa dal mantenimento dei servizi essenziali – commenta il primo cittadino -. Purtroppo spesso ci troviamo davanti alla contrazione della presenza di attività economiche (banca, negozi di alimentari, ecc…) sul quale l’azione dell’amministrazione comunale non può che essere di stimolo con progettualità capaci di stimolare l’insediamento di nuove attività produttive alternative, come fatto dal Comune di Gavorrano, con il bando dei contributi riservati ai nuovi insediamenti produttivi già previsto nel 2019 e rinnovato nel 2020 raddoppiandone le risorse, oltre la riduzione degli oneri di costruzione nei centri storici e nelle zone artigianali, e lo stimolante percorso della costituzione della cooperativa di comunità».
«Nel caso degli uffici postali – prosegue Biondi – invece pretendiamo il mantenimento dei servizi presenti, senza nessun arretramento, perché al di là dell’assetto societario, Poste Italiane rappresenta un’azienda di proprietà pubblica, è infatti di proprietà del Ministero delle Finanze, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti».
«L’impegno dell’amministrazione comunale – conclude – sarà sempre volto a difendere tali servizi».