GROSSETO – A distanza di sei mesi dal precedente, domani – venerdì 13 novembre – oltre 80 fra sacerdoti, religiosi, laici dipendenti e collaboratori di Curia e volontari di Caritas si sottoporranno al test sierologico.
Scaglionati ad orari prefissati, si ritroveranno i nel parco-parcheggio del Seminario di via Ferrucci, dove operatori sanitari effettueranno i test presso gli spogliatoi del campo polivalente. Naturalmente l’adesione al test è volontaria.
“Oggi come sei mesi fa questa iniziativa e anche il darne notizia vuol essere un atto di responsabilità – spiega don Paolo Gentili, vicario generale della Diocesi di Grosseto –. Sia il vescovo, che i sacerdoti che gli operatori di Curia e di Caritas vivono normalmente a contatto con molte persone diverse a motivo del loro ministero o servizio e pertanto è bene che tutto ciò che si può fare per dare tranquillità a se stessi e alle comunità possa essere fatto”.
“Grazie a Dio, in questi difficili mesi la nostra Chiesa è stata preservata da casi dolorosi di positività al covid e questo, fra l’altro, ci ha consentito di dare continuità al nostro servizio tra la gente, sempre. Ora che la curva è di nuovo in forte risalita, i test sierologici sono un aiuto e una verifica in più. In questi mesi, fra l’altro, anche nelle nostre parrocchie c’è stato un grande impegno di sacerdoti e laici collaboratori nel gestire la graduale ripresa delle celebrazioni in presenza e delle attività pastorali con grande scrupolo e attenzione. Anche questo è stato un segno di premura e di passione per il Vangelo, perché il mancato rispetto delle regole avrebbe potuto mettere a rischio soprattutto gli anziani e i figli più fragili e l’intera vita comunitaria, che invece – pur tra mille difficoltà – ha potuto esprimersi”.