MONTEROTONDO MARITTIMO – Il sindaco di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine ha scritto una nota al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all’assessore regionale Leonardo Marras per denunciare una grave anomalia nell’attuazione del dpcm e dell’ordinanza che individua la Toscana come zona arancione a rischio moderato e impone la chiusura dei ristoranti. Nelle province confinanti dell’area geotermica la normativa di chiusura, infatti, non è applicata giustificando la scelta come dettata dal servizio sostitutivo la mensa per i dipendenti Enel e ditte collegate. Il sindaco richiede a Governo e Regione di fare chiarezza.
“Nelle province confinanti con il territorio di Monterotondo Marittimo – scrive Termine – si giustifica e si consente il mantenimento dell’apertura dei ristoranti e delle strutture che somministrano pasti purché abbiano una convenzione con Enel e con le ditte collegate. Si tratta palesemente di un’applicazione anomala del dpcm del 5 novembre scorso nella direttiva che impone in Toscana la chiusura di bar e ristoranti.
E’ una scelta che autorizza comportamenti difformi delle imprese di ristorazione violando i principi dettati dal dpcm e di trattamento equipollente tra attività economiche identiche.
Il sistema “sostitutivo” del servizio mensa, nei fatti, è utilizzato come grimaldello per aggirare una prescrizione del Governo e mantenere l’apertura ordinaria delle strutture.
L’interpretazione adottata giustifica una palese difformità di comportamento delle strutture simili presenti nell’area e, comunque, in Toscana e smentisce il principio di sicurezza ed unanimità da cui è ispirata la norma.
È urgente – conclude – che il Governo e la Regione Toscana facciano chiarezza sulla norma e riconducano tutti i soggetti interessati ad un’applicazione univoca della norma onde evitare un conflitto ed una violazione di legittimi interessi”.