Come cambierà l’arredo urbano nel 2021
Come cambiano le città? Ti basterà confrontare una vecchia foto di New York o Milano con una attuale per renderti conto delle differenze.
Oggi potresti trovare molte più fioriere al posto di muretti in cemento. Oppure illuminazioni a LED, ma anche panchine realizzate in legno di recupero.
Questo perché l’arredo urbano si deve adattare al presente e al contesto geografico. Motivo per cui individuare i prodotti giusti non è mai un compito semplice.
Una panchina, per esempio, non deve essere solo utile ma deve essere anche bella.
In poche parole, qualunque arredo urbano deve inserirsi in modo armonico nel contesto di riferimento.
Negli ultimi anni anche in Italia è aumentata l’attenzione per questo tipo di ricerca, grazie anche un’offerta sempre più diversificata.
Oggi le aziende propongono tante soluzioni. Tra queste c’è Urban 360 Gradi che dà la possibilità di scegliere elementi di design ed ecosostenibili per l’arredo urbano.
Infatti è ormai chiaro che l’arredo delle città nel 2021 assumerà sempre di più un valore sociale, molto importante per trasmettere messaggi positivi come possono essere il rispetto per l’ambiente o la promozione della socialità.
Basti pensare alle operazioni di riqualificazione di aree dismesse nelle grandi città, ora parchi o zone residenziali. Ma anche a come sono state ripensate altre zone per garantire il distanziamento sociale in era Covid-19.
Cos’è l’arredo urbano
L’arredo urbano è un ambito che combina competenze architettoniche, ingegneristiche e di design. Il suo scopo è effettuare interventi per attrezzare gli spazi pubblici per renderli funzionali ed esteticamente ricercati.
Queste le parole con cui Arnaldo Pomodoro descriveva questo settore:
“Nell’arredo urbano è fondamentale, a mio avviso, l’intervento artistico. Ciò richiede un lavoro di integrazione tra architetto e scultore, interessante e di stimolo reciproco, ma anche complesso e problematico.”
Capirai dunque che questa specializzazione gioca un ruolo fondamentale quando, per esempio, si progetta un complesso residenziale o si vuole riqualificare uno spazio. Questo perché ogni manufatto deve essere coordinato al contesto in cui viene inserito: che si tratti di un tombino, un segnale stradale, ma anche di un lampione o di una panchina.
L’obiettivo dell’arredo urbano è creare un’immagine precisa della città, valorizzandone però anche le caratteristiche. Queste ultime possono essere proprie di interi quartieri, ma anche di spazi moderni recentemente riqualificati. Un esempio su tutti Piazza Gae Aulenti a Milano e l’adiacente Bosco Verticale.
Quando si parla di arredo urbano si intende perciò un ambito molto ampio e che comprende tante specializzazioni diverse.
Gli elementi che possono essere inseriti in un ambiente urbano sono infatti molteplici. Segnaletica, dissuasori, illuminotecnica, ma anche panchine e porta rifiuti sono solo alcuni di essi.
Com’è strutturato l’arredo urbano in Italia oggi
Molto spesso i manufatti di arredo urbano sono strettamente connessi al contesto geografico e culturale. Pensiamo a un elemento comune a tutti come il semaforo.
Negli Stati Uniti ne esistono addirittura di due tipologie, per le auto e per i pedoni. In particolare quest’ultimo presenta una mano arancione al posto del rosso e un pedone bianco al posto del verde.
In Italia per fortuna c’è molta più omogeneità, complice la possibilità di poter realizzare delle città a misura d’uomo rispetto a un paese molto più grande, come gli USA per esempio. Gli italiani scelgono fioriere, panchine o dissuasori abbastanza simili, da nord a sud. Ciò non significa però rinunciare alle specificità che rendono unico luogo.
In una qualunque città del Trentino-Alto Adige imbattersi in una pensilina in legno è la normalità. Mentre a Milano sarà più facile vedere lo stesso elemento realizzato principalmente in vetro.
Questo perché ogni luogo ha una sua identità specifica. Il compito dell’arredo urbano è adattarla allo spazio in funzione di chi lo abita.
L’arredo urbano a Milano
Sotto questo punto di vista il quadro milanese è particolarmente interessante e affascinate. Negli ultimi anni Milano è riuscita a modificarsi in modo impressionante, adeguando i suoi spazi per guardare a un futuro più ecosostenibile e più vivibile per il cittadino.
Ne sono un esempio tutti gli interventi che hanno interessato la città in vista di Expo 2015 e che hanno contribuito a una vera e propria rigenerazione urbana.
Tra questi ricordiamo:
- Torre Unicredit, Bosco Verticale e Piazza Gae Aulenti che hanno permesso di riqualificare i quartieri di Isola, Porta Garibaldi e Porta Nuova;
- Realizzazione della Linea Lilla della Metro;
- Complesso Residenziale CityLife.
Come si evolverà il contesto urbano nel 2021
Stando alle indagini più recenti, il settore dell’arredo urbano andrà sempre più concentrandosi verso l’ecosostenibilità nel 2021 e nei prossimi anni.
Vedremo quindi più parchi ed elementi realizzati in materiali a basso impatto ambientale, come il legno di recupero per le panchine ad esempio. Maggiore spazio sarà dato anche a piste ciclabili e/o strade per mezzi come i monopattini elettrici.
Grande attenzione anche nei confronti dei cambiamenti climatici. Stando a uno studio del Moody’s Investors Service, le città del prossimo futuro dovrebbero tenere conto di questi fattori. Ecco perché un modo per contrastare alluvioni e forti piogge potrebbe essere quello di creare pavimenti permeabili.
Secondo altri esperti del settore anche l’esperienza del Covid-19 contribuirà a modificare il modo in cui il cittadino è abituato a vivere gli spazi urbani.
Gli austriaci dello Studio Precht hanno addirittura pensato a un parco pubblico strutturato come un labirinto. Un’idea che permetterebbe di mantenere il distanziamento sociale senza però rinunciare ai piaceri di una camminata nel verde.
Ovviamente queste sono previsioni sul lungo raggio. Non possiamo sapere che cosa accadrà con esattezza nei prossimi anni. Invece possiamo avere un’idea più precisa di cosa sceglieranno le città italiane per l’arredo urbano del 2021.
Ecco 4 idee di arredo urbano che sicuramente vedremo nel 2021:
- Fioriere: Sembra una banalità, ma un angolo di verde in città è sempre un elemento di grande effetto. Ideali per essere posizionate su viali, vie e piazze questi articoli possono anche delimitare un’area come ad esempio un tratto pedonale. Le fioriere moderne sono quasi sempre realizzate con materiali di recupero, dal legno ai metalli, per un minore impatto ambientale.
- Porta biciclette: Oggi sempre più persone stanno riscoprendo il piacere della pedalata in città, complici anche le nuovissime bici elettriche. Insomma, la vecchia rastrelliera è ormai superata. Al suo posto colonnine minimal di tante forme e dimensioni diverse. Qui è possibile legare la bici in tutta sicurezza e caricarla, nel caso in cui si tratti di un modello elettrico.
- Cestini portarifiuti per la raccolta differenziata: Inutile dirlo, negli ultimi anni i cestini per la raccolta differenziata sono aumentati. Eppure non tutte le città sono ancora provviste di questo elemento utilissimo e capace di abbinarsi a qualunque contesto: dalla metropoli al piccolo borgo. Dal prossimo anno ne vedremo sempre di più.
- Panchina con prese di ricarica: In un momento in cui lo smart working sta diventando la normalità, molti vorrebbero lavorare nel parco sotto casa. Ecco perché nel 2021 potremmo iniziare a vedere sempre più spesso panchine con prese di ricarica. Magari alimentate con l’energia rinnovabile dei pannelli solari, come quelle proposte da Urban 360 Gradi.
Conclusione
Al giorno d’oggi riqualificare lo spazio pubblico sul piano estetico e funzionale racchiude tante sfaccettature. Il compito dell’arredo urbano nel 2021 sarà quello di raccontare il rapporto tra persone e territorio, guardando costantemente al futuro.
Ci aspettiamo perciò di vedere città più green e a misura d’uomo. Degli spazi capaci di restare fedeli alla loro unicità, ma allo stesso tempo di andare incontro alle nuove esigenze di chi le vive.