PIOMBINO – “Avevamo già esternato la nostra preoccupazione sulla redistribuzione delle deleghe della giunta e sottolineato una ormai conclamata difficoltà della maggioranza a condividere un progetto di governo e una visione del futuro della nostra città. L’organizzazione del sit in davanti al Presidio di Villamarina è una prova di come il sindaco intenda il suo mandato e la gestione dell’assessorato alla Sanità: come se fosse un comitato di protesta”.
A scriverlo, in una nota, i gruppi consiliari Partito democratico e AnnaperPiombino.
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“Governare, al contrario, significa assumersi delle responsabilità – proseguono -, di gestione, di mediazione, anche di protesta quando occorre, ma sempre nell’interesse dei cittadini e mai del proprio consenso personale.
Francesco Ferrari ha tolto la delega alla sanità a Gianluigi Palombi, ormai è chiaro, perché l’assessore lavorava per cercare soluzioni più complesse di un sit in durante una pandemia.
Abbiamo, è bene che lo sappiano tutti i cittadini, una Commissione sanità insediata in Consiglio comunale che non si è mai riunita; abbiamo, nel consiglio comunale del 16 settembre scorso, approvato un ordine del giorno del gruppo Rc per l’indizione di un Consiglio monotematico sulla sanità, con la presenza di Asl e Regione, per parlare dei problemi della sanità nel nostro territorio.
In quella sede abbiamo chiesto, con un emendamento, di acquisire una relazione da parte di Asl sullo stato delle azioni poste in essere per far fronte alle criticità temporanee e per attuare gli indirizzi contenuti nella delibera regionale e nel progetto delle Valli Etrusche. Ad oggi non sappiamo ancora niente.
Ma ora si parla di costituire una consulta sulla sanità. L’ennesima trovata per radunare tutti quelli che sono contro e che non darà un solo beneficio ai cittadini. Sarà utile solo al Sindaco per mantenere alta l’attenzione su se stesso.
Sarebbe auspicabile, prima di proporre un dibattito serio sui servizi di salute, avere chiaro quali siano le strategie e le proposte di governo di quest’amministrazione, appunto, in materia di salute pubblica, sulle competenze spettanti al Comune e il “modello” regionale che vorrebbe sostenere e vedere attuato in Toscana. Tenendo sempre presente che il sistema Valli Etrusche si basa su un ospedale unico su due stabilimenti, quello di Piombino e quello di Cecina e che il nostro è un ragionamento necessariamente territoriale, non cittadino.
Ad oggi, lo diciamo chiaramente, anche se il sindaco si incatenasse per un mese a Villamarina, nessun cittadino avrebbe capito quali siano le sue idee e quelle della sua amministrazione.
Insomma poche idee e molto confuse, molto più facile organizzare comitati di protesta e continuare ad elencare i problemi, quando invece si sarà chiarito le idee, noi saremo prontissimi ad ascoltare e a far valere le ragioni di Piombino nel contesto regionale. Allora sì – concludono i dem -, senza appartenenze politiche”.