GROSSETO – “Apprendiamo dai quotidiani locali che il il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud ha attivato una preziosa collaborazione con le Università di Siena, Firenze e Pisa con l’obiettivo principale di valorizzazione i corsi d’acqua e la promozione della gestione da parte di Cb6, anche attraverso la sostenibilità e la salvaguardia della flora e della fauna presenti in questi ambienti peculiari”.
A scriverlo, in una nota, l’associazione Terramare.
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“La notizia – proseguono da Terramare – ci rende particolarmente entusiasti in quanto da tempo avevamo suggerito al Cb6 di avere un approccio più naturalistico ma allo stesso tempo pragmatico per la gestione dei corsi d’acqua. Ricordiamo ancora i “botta e risposta” avvenuti in passato sulla questione dei tagli sulle sponde dei fiumi, la rimozione delle ghiaie e sabbie dagli alvei e la rettificazioni di alcuni tratti di fiume.
Come associazione ci siamo sempre spesi per cercare di affermare il concetto che un fiume non è semplicemente un corso d’acqua ma bensì un ecosistema che se alterato diviene instabile. Dal 2015 abbiamo cominciato a proporre il Contratto di fiume come strumento strategico per la gestione dei corsi d’acqua ed in particolare per il fiume Ombrone che riteniamo sia l’arteria vitale del nostro territorio.
Ogni fiume ha una propria fisiologia e metabolismo: noi riteniamo i fiumi, dai più piccoli ai più grandi, degli ambienti vitali da tutelare ma allo stesso tempo da valorizzare perché possano rappresentare un volano di sviluppo sostenibile. In questo senso la fruibilità degli stessi attraverso la mobilità dolce in kayak, rafting, sup, trekking e mtb lungo sponda, divengono attività sportive ideali per la scoperta dei territorio e per la promozione del fiume come elemento naturale, paesaggistico e turistico”.
“Riteniamo che l’idea di uno scambio di conoscenze ed esperienze tra Cb6 e atenei – afferma Maurizio Zaccherotti, presidente associazione Terramare e Vice Presidente Uisp Grosseto – possa portare ad ottimizzare gli interventi, per arrivare a una manutenzione gentile del territorio che garantisca sicurezza e al tempo stesso rispetto per la natura. Rinnoviamo perciò a gran voce la necessità di portare avanti il Contratto di fiume Ombrone, oggi a maggior ragione in collaborazione con le Università e ovviamente tutta la comunità di fiume che in questi anni come associazione Terramare e Uisp abbiamo animato e tenuto assieme attraverso veri eventi di promozione sociale, non ultimo Vivifiume Ombrone. Siamo disponibili inoltre ad offrire le nostre competenze per migliorare l’esplorazione ed il monitoraggio dei vari corsi d’acqua dando supporto attraverso l’utilizzo delle nostre attrezzature e guide specializzate in navigazione fluviale e come guide ambientali escursionistiche per le missioni a terra”.