FOLLONICA -“Gli imprenditori del mondo delle palestre, con fatica come molte altre categorie, stavano cercando di tornare a galla quando l’ultimo dpcm ha imposto la chiusura per l’emergenza sanitaria”.
A parlare il sindaco di Follonica Andrea Benini che, insieme all’assessore Francesco Ciompi, ha incontrato una rappresentanza dei gestori delle palestre follonichesi.
“Delusione e amarezza sono le parole che più di frequente ho sentito usare da tutti i cittadini coinvolti dalle chiusure – prosegue -, per questo sto promuovendo una serie di incontri mirati all’ascolto e alla ricerca di possibili interventi che l’amministrazione possa mettere in campo”.
Le palestre, oltre alla situazione contingente legata all’emergenza covid, hanno avanzato alcune richieste che l’amministrazione ha accolto.
“Abbiamo riscontrato – afferma l’assessore Ciompi – come effettivamente le palestre abbiano diritto ad un abbattimento della Tari, come da loro richiesto. La normativa, infatti, prevede di calcolare l’imposta solo sulla superficie non utilizzata per l’attività sportiva, escludendo così, ad esempio, le sale pesi”.
“In questo particolare momento – sottolinea il sindaco – credo che sia importante essere riusciti a dare un’apertura in questo senso; l’abbattimento sarà effettivo con la modifica del regolamento Tari, che andremo a rivedere entro l’approvazione del bilancio di previsione 2021”.
Nei prossimi giorni il sindaco continuerà la serie di incontri già messi in agenda con associazioni del commercio, scuole danza, ristoratori, wedding.
“Lo sport – conclude il sindaco -, sia esso quello praticato nelle piscine, nelle palestre, presso le associazioni sportive o nelle scuole danza, che sono state momentaneamente sacrificate all’emergenza sanitaria, sono presidio di salute e di crescita sana per bambini e ragazzi. È grazie allo sport che si coltiva una cultura positiva che fonda le proprie basi valoriali nel rispetto reciproco e nell’attenzione all’altro. Auspico, quindi, che questa fase sia velocemente superata e che il Governo trovi una soluzione per non contrapporre queste realtà alla tutela della salute pubblica”.