SANTA FIORA – “Premettiamo, a scanso di equivoci, che non abbiamo nulla in contrario all’apertura del nuovo negozio Coop a Santa Fiora, anche se temiamo che le poche attività commerciali private rimaste nel comune riceveranno purtroppo il definitivo colpo di grazia, con conseguente inevitabile chiusura per alcune di loro”. Lo scrive, in una nota, la Lega di Santa Fiora.
“Il punto è un altro – aggiunge il Carroccio – perché ci saremmo aspettati che il governatore Giani e l’assessore Marras presenti in pompa magna all’inaugurazione, già subito dopo le elezioni fossero venuti nel nostro paese, non già a fare la solita passerella mediatica, bensì a convocare un tavolo istituzionale e cercare di risolvere i tanti problemi di questo territorio e più in generale dell’Amiata. Non ultimo anzi, la tegola che si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno quest’estate sugli operatori del settore forestale e sui proprietari dei boschi cedui di castagno dei vari comuni amiatini, i primi impediti praticamente da una sentenza del Consiglio di Stato a svolgere il proprio lavoro da onesti cittadini che si guadagnano il pane con il sudore e il sacrificio quotidiano e che sono la spina dorsale dell’economia del territorio; i secondi espropriati con un foglio di carta della gran parte del valore della proprietà. Si parla di centinaia di persone tanto per capirsi”.
“Ma non ci meravigliamo più di tanto. Siamo abituati da anni agli annunci mediatici del sindaco Balocchi, che se fosse un agente di commercio probabilmente riuscirebbe a vendere il ghiaccio agli eschimesi. Gli ultimi tre mesi trascorsi sui giornali e il programmi televisivi a pubblicizzare il progetto Santa Fiora smart work village, banda larga, paese iperconnesso. Stanzia per tutto ciò l’iperbolica cifra di 30000 euro, come quello che voleva fare le nozze con i fichi secchi, poi si scopre che la fibra, salvo rari casi, non funziona, i telefoni fissi e adsl non funzionano da mesi per un guasto e i cellulari appena vengono giù due gocce d’ acqua diventano muti per giorni”.
“Allora ci chiediamo da cittadini che pagano le tasse – conclude la Lega – perché non smettiamo con questa narrazione di una realtà che non esiste ed iniziamo a risolvere qualche problema vero? Al sindaco e al consigliere che delega all’ambiente, viabilità, agricoltura caccia e pesca Emiliano Lazzeroni chiediamo: “Ma lo sapete che per andare al depuratore della frazione Bagnolo da un anno non c’è più neanche la strada? Con le immaginabili conseguenze sullo stato di manutenzione dell’impianto? Lo sapete che il depuratore del capoluogo, risalente agli anni ’60 e mai sottoposto ad interventi di aggiornamento, non svolge quasi più la propria funzione e giace semi abbandonato, con le immaginabili conseguenze a danno del bacino del fiume Fiora? Lo sapete che con il 23 per cento di raccolta differenziata siamo agli ultimi posti della graduatoria provinciale e che tante volte intorno ai cassonetti vi è una situazione da terzo mondo? “ Stendiamo poi un velo pietoso sulle altre deleghe di Lazzeroni: agricoltura, caccia e pesca. Tornate con i piedi per terra, lo show non è detto che debba continuare sempre a tutti i costi”.