PIOMBINO – «A seguito della mancanza di informazioni in merito alle dimissioni e successivo rientro dell’assessore Paolo Ferracci, come gruppi consiliari Partito democratico e Anna per Piombino, abbiamo deciso di presentare un’interpellanza per chiarire la posizione del sindaco e dell’assessore» affermano i gruppi.
«Avevamo provato a sollecitare un chiarimento in consiglio comunale da parte dell’assessore ma il tempo è stato tiranno. Tuttavia se vorrà sarà sempre in tempo a chiarire».
«Il 7 settembre abbiamo appreso dalla stampa locale della revoca di Riccardo Gelichi e delle dimissioni di Paolo Ferracci dal ruolo di assessore. Lo stesso giorno si è tenuta la riunione di giunta nella quale è stata approvata la delibera con oggetto “Variante al vigente Regolamento Urbanistico per la sottozona F6 – loc. Ischia di Crociano – Presa d’atto del documento di controdeduzione predisposto ed indi- rizzo a procedere con l’approvazione della Variante”».
«Il sindaco Ferrari, riferendosi alla riunione di giunta tenutasi la mattina stessa, afferma “Oggi la Giunta è stata chiamata a votare un atto che desse ancora più forza alla volontà politica di portare la variante in approvazione: una conferma del nostro impegno per un futuro migliore per il territorio che, però, evidentemente non è più una priorità per due membri della Giunta. Prima del voto l’assessore Ferracci ha espresso delle remore sulla nostra volontà di portare avanti la variante e ha rassegnato le sue dimissioni comprendendo quanto la sua posizione sia in contrasto con il progetto di questa Amministrazione”. Ed aggiunge “Ecco che oggi, in un momento di intensa discussione politica, questo aspetto diventa distanza dalla visione dell’Amministrazione; una distanza incolmabile rispetto alla decisione di portare avanti la procedura per la variante”».
«Il 19 ottobre si è appreso da un comunicato stampa del Comune di Piombino che l’assessore dimissionario Paolo Ferracci è stato riconfermato al bilancio, tributi e partecipate. Ritenuto che il rientro dell’assessore Paolo Ferracci dopo le dimissioni annunciate e dopo che lo stesso aveva di fatto schivato l’approvazione della “Variante RiMateria” e le relative responsabilità contabili suscita qualche domanda e perplessità» prosegue la nota.
I gruppi consiliari chiedono dunque al sindaco e all’assessore Paolo Ferracci: «I motivi che in data 7 settembre hanno spinto l’assessore a dimettersi. I motivi che hanno fatto tornare l’assessore sui propri passi decidendo di rientrare a far parte della giunta, Una valutazione tecnica e personale da parte dell’assessore sulle conseguenze
e sui rischi che il Comune di Piombino potrà affrontare a seguito dell’approvazione della “Variante RiMateria”. Quali siano le motivazioni che hanno indotto il sindaco ad un cambiamento sostanziale della propria posizione in merito alle sue prime dichiarazioni del 7 settembre scorso, quando ha definito incolmabile la distanza delle opinioni di due assessori rispetto alle decisioni dell’Amministrazione, e quelle del 19 ottobre scorso quando l’assessore Ferracci è stato riconfermato».