GROSSETO – “Nel rapporto fra due persone, se c’è ascolto reciproco, a una domanda segue sempre una risposta. La risposta può soddisfare o meno, ma ricevendola si può dire che l’ascolto ha funzionato. È trascorso un anno da quando Grosseto al centro ha chiesto all’Amministrazione comunale cosa ne pensasse della proposta di avviare una relazione con Aacupi, l’associazione romana che cura i programmi delle università statunitensi e canadesi in Italia, portando 30mila studenti americani nel nostro paese. L’obiettivo è quello di portare ogni anno centinaia di studenti nordamericani a vivere e studiare a Grosseto” scrive l’associazione Grosseto al centro in una nota.
“Nella lettera erano descritte, a nostro parere, le opportunità e le ricadute positive di una tale iniziativa per la nostra città sul piano sociale, culturale ed economico – proseguono dall’associazione -. Sottolineavamo i dati delI’Irpet, da cui emerge che ogni studente americano spende mediamente 1.400 euro al mese in Italia e riceve 2,4 visitatori durante la sua permanenza. C’è poi la promozione implicita (e praticamente a costo zero) dell’immagine di Grosseto e della Maremma come meta turistica, e delle nostre produzioni d’eccellenza, negli Stati Uniti e in Canada, attraendo nuovi turisti, studenti e investitori nel tempo.
Inoltre, attraverso la lettera di un anno fa – rilanciata da giornali e tv e pubblicata su http://www.grossetoalcentro.it/2019/11/01/centinaia-di-studenti-americani-a-grosseto-unopportunita-per-la-citta/ – Grosseto al centro aveva avanzato una proposta operativa per un primo incontro con Aacupi. Eppure a distanza di un anno, nessuna risposta è arrivata da parte dell’Amministrazione comunale, perciò non sappiamo se sia stata presa in considerazione, valutata, o semplicemente cestinata.
Un’Amministrazione che afferma di ascoltare i cittadini o lo fa o fa emergere la frattura che si crea tra le parole e i fatti. Cittadini e associazioni che cercano un interlocutore istituzionale per confrontare proposte senza nessun fine privato meriterebbero un’altra considerazione, anche solo per cortesia. Invitiamo l’assessore alla gentilezza Chiara Veltroni a fare un passo e togliere dall’imbarazzo di un ingiustificato silenzio l’Amministrazione che rappresenta.
In questa fase molto particolare, in cui sembra che le nostre menti siano occupate esclusivamente dal Covid-19, Grosseto al centro crede che sia il momento di mantenere la visione d’insieme e la consapevolezza situazionale a 360 gradi, pensando ora anche al dopo.
Si attivino oggi le menti più fulgide della città per stilare idee sul “dopo Covid”. Pensiamo alla soluzione della vera crisi in cui versa Grosseto e il suo territorio, una crisi economica e di visione soprattutto, una delle città più povere della Toscana e priva di una direzione a lungo termine indicata chiaramente. Per cogliere i frutti di una scelta lungimirante serve tempo. Per questo insistiamo sulla necessità di proporre alla cittadinanza una visione a lungo termine fin da ora – concludono dall’associazione -. Non possiamo lasciare che il virus fermi le idee e le soluzioni di problemi strutturali che, passata la emergenza sanitaria, riaffiorerebbero come e peggio di prima”.