GROSSETO – “Il Comitato provinciale Norma Parenti e le sezioni territoriali attive in Maremma si uniscono all’appello promosso dalla Presidenza e dalla Segreteria nazionale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. È giunto il momento del senso di responsabilità e di unità per tutti, governo e opposizioni, associazioni di ogni tipo, singoli cittadini”.
A scriverlo, in una nota, il comitato provinciale di Anpi.
“Nonostante qualche perplessità relativamente alle modalità – proseguono dall’associazione -, l’Anpi ritiene infatti indispensabile rispettare con rigore i provvedimenti assunti dal Governo a difesa della salute pubblica. Occorrono però interventi immediati a tutela di tutte le categorie in difficoltà. In particolare vanno garantite le attività economiche più deboli e le figure professionali più fragili, già pesantemente colpite dallo scorso lockdown.
L’impegno del governo che si è rapidamente mosso per varare il Decreto Ristori sembra andare, in attesa di poterne verificare la precisa entità e la reale ricaduta, nella giusta direzione. E’ indubbio che le pacifiche proteste sono del tutto legittime così come è comprensibile anche l’esasperazione, è perciò di fondamentale importanza fornire risposte concrete a tali improcrastinabili necessità.
L’Anpi richiede al contempo l’energico intervento delle istituzioni contro le organizzazioni neofasciste, di cui da tempo si sollecita lo scioglimento. Organizzazioni che in questi giorni, strumentalizzando il disagio sociale, hanno dato vita a incidenti e devastazioni.
Le misure adottate dal Consiglio dei Ministri non possono dunque rappresentare il pretesto per frange di criminali per praticare “un’idea politica” di libertà intesa come occasione per devastare, depredare ed aggredire. Vanno messe subito nell’impossibilità di nuocere ulteriormente a garanzia della sicurezza di tutti e a difesa della democrazia.
Oggi, infine, appare quanto mai urgente la necessità di affiancare alle misure di emergenza altrettante iniziative di carattere strutturale che possano essere in grado di cambiare orientamento all’attuale modello di sviluppo. Occorre pensare non solo a chi oggi manifesta legittimamente il proprio disagio, ma anche e soprattutto alle prossime generazioni, sulle cui spalle graverà sensibilmente il peso degli interventi di ristoro e di rilancio – conclude l’Anpi -. Ed occorrerà farlo attraverso misure illuminate e di ampio respiro e prospettiva, con l’inderogabile obiettivo di garantire a tutti equità e giustizia sociale”.