GROSSETO – “Rigenerare il patrimonio artistico della provincia di Grosseto: una sfida per il futuro” è un’iniziativa volta alla riscoperta ed alla promozione della cultura e delle opere della Maremma.
L’idea nasce dalla volontà di potenziare l’educazione al patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del nostro territorio, permettendo così una maggiore consapevolezza del proprio passato e dell’importanza della sua trasmissione alle generazioni future.
I grandi protagonisti del progetto, soprattutto nella fase iniziale, sono stati gli studenti di alcune classi dell’Istituto Pietro Aldi di Grosseto, coordinati sapientemente da Roberto Aureli, professore di Storia dell’arte. Gli studenti, affiancati da alcuni esperti formatori, hanno svolto una preziosa attività di ricerca, di catalogazione e di riscoperta di circa quarantacinque opere che, prossimamente, saranno esposte all’interno di Palazzo Aldobrandeschi.
L’iniziativa, che è stata interamente finanziata dallo stesso Istituto Pietro Aldi, si cristallizzerà appunto con una mostra permanente all’interno della Sala Pegaso, intitolata “I maremmani e la Maremma”, e con la pubblicazione del catalogo, curato dagli studenti stessi, relativo all’esposizione.
“Il progetto – ha dichiarato Antonfrancesco Vivarelli Colonna, Presidente della Provincia di Grosseto – prevede un percorso di comprensione e di conoscenza del nostro patrimonio culturale come ricchezza assoluta dei nostri cittadini. Inoltre, con l’esposizione finale delle opere sarà possibile cogliere tutta l’importanza vitale e nevralgica della custodia e della valorizzazione della nostra cultura. Infine, ci tengo a precisarlo, il fatto che tutta l’iniziativa sia stata svolta dai nostri giovani studenti è un motivo di grande orgoglio, perché si ha la perfetta congiunzione tra passato, presente e futuro della nostra comunità”.
“Uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati di raggiungere – ha spiegato Olga Ciaramella, consigliere provinciale con delega alla Cultura – è stato il recupero delle opere pittoriche sparse nei vari uffici dei palazzi provinciali, la loro catalogazione attraverso una didattica laboratoriale del learning by doing dove gli studenti, all’interno di un percorso di alternanza scuola-lavoro, hanno imparato a selezionare il materiale, a catalogarlo, a descriverlo, custodirlo e di conseguenza apprezzarlo ed amarlo. Sono convinta che questa mostra rappresenterà un momento di arricchimento culturale e di avvicinamento all’arte. Attraverso i dipinti esposti, infatti, sarà possibile compiere un percorso nella nostra Maremma che affonda le radici nei colori, atmosfere e sfumature del nostro territorio”.