GAVORRANO – “La solita farsa in stile Pd: venite, ne parliamo, tanto abbiamo già deciso cosa fare, anzi lo abbiamo già fatto. E’ condensata in queste poche parole la sostanza dell’assemblea cittadina voluta dal sindaco Andrea Biondi per giovedì 22 ottobre alle 16, presso la sala convegni ex Bagnetti di Gavorrano”.
A parlare, in una, nota, i consiglieri di minoranza Andrea Maule e Giacomo Signori.
“Spalla a spalla con l’assessore tuttologo Daniele Tonini – proseguono -, Biondi intende presentare l’Apu (Area pedonale urbana) pensata per il capoluogo, ed ascoltare il parere dei cittadini, come se fosse un qualcosa ancora da progettare o modificare, secondo le necessità della popolazione.
Peccato che siano già stati collocati i relativi segnali stradali con indicazioni di date ed orari, peccato che da oltre un mese sia già in corso il rilascio della relativa modulistica, scaricabile direttamente dal sito del Comune o presso l’Ufficio della Polizia Municipale.
Tutto è innegabilmente già stato fatto, concepito ed organizzato. Ed allora, perché si convocano i cittadini, fingendo di dar loro ascolto autocelebrandosi, nel frattempo, come amministratori modello?
Tra l’altro una pubblica assemblea cittadina convocata in giorno lavorativo ed alle ore 16 è come dire: meno gente viene e meglio è. Se la Giunta avesse davvero voluto favorire la massima partecipazione avrebbe scelto, ad esempio, un sabato in tarda mattinata o pomeriggio (come già fatto per altri contesti e circostanze).
Ma c’è di più. Poiché le norme anticontagio non consentono una assemblea in presenza fisica, l’influencer Biondi intende farla in videoconferenza, utilizzando nientemeno che il noto “canale istituzionale” Facebook, a lui da sempre molto caro! Scelta che rende quindi ancor più difficile anche la partecipazione minima al dialogo, alle domande, ai confronti. Una vera e propria farsa.
Ecco quindi che il centrodestra volutamente non parteciperà ad una assemblea farsa, ove si farà finta di discutere su un qualcosa che già è stato deciso nella Giunta e che in realtà è già visibile e tangibile nell’area urbana interessata.
Ma sia ben chiaro – concludono dalla minoranza -, per noi la faccenda non si chiude qui”.