GROSSETO – “L’emergenza Covid ha reso evidenti e non più rimandabili molti problemi della scuola, a Grosseto come in tutta Italia. Le difficoltà che sta vivendo l’Isis Fossombroni nel cercare spazi idonei non sono una novità, la differenza è che il Covid rende improrogabile una soluzione e porta l’attenzione dell’opinione pubblica su queste tematiche” scrivono, in una nota congiunta, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Gilda Unmas.
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“Infatti – proseguono i sindacati – la dirigente Francesca Dini è dal 2016 che, vedendo aumentare il numero degli iscritti, chiede a più riprese maggiori spazi e una manutenzione straordinaria degli stabili che la scuola occupa, in modo da poter rispondere alle esigenze crescenti dell’Istituto. E, avendo fatto l’accesso agli atti, abbiamo visto che fino a oggi la soluzione si è fatta attendere e la Provincia, che ricordiamo è la sola responsabile degli immobili delle scuole secondarie di secondo grado, non è riuscita a risolvere i problemi del Fossombroni, che sappiamo essere solo uno dei tanti istituti che necessitano di una ristrutturazione o di ampliamento.
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Purtroppo il nostro territorio negli ultimi anni ha subito una continua riduzione dei fondi per le strutture scolastiche, ora però il problema emerge gravemente e il conto lo pagano i nostri ragazzi. Se fino a marzo 2020 il non aver risolto i problemi degli edifici scolastici creava dei disservizi e dei problemi nella gestione ordinaria delle lezioni, con l’avvento del Covid questi deficit sono diventati ostativi allo svolgimento del servizio scolastico vero e proprio.
Le soluzioni vanno trovate, riteniamo improrogabile la volontà politica di farlo. Quando parliamo di scuola parliamo di futuro delle giovani generazioni e non è possibile prendere scorciatoie o fare sconti; quindi se un progetto per il recupero di alcuni spazi scolastici, come quello della struttura per laboratori del Fossombroni adiacente al plesso di via Sicilia, non vince un bando per il finanziamento, bisogna cercare un modo diverso per realizzare quell’intervento, tanto più che il progetto è già pronto.
L’emergenza Covid ha messo in difficoltà tutti gli istituti scolastici e in particolare i dirigenti: seguire le norme di sicurezza e i protocolli anticontagio richiede molte energie e un’attenzione speciale che da sole però non bastano, perché sono indispensabili anche spazi ampi e ben organizzati.
Ora più che mai, occorre il massimo impegno per salvaguardare la salute dei lavoratori e degli alunni e il corretto svolgimento del servizio educativo, due questioni inderogabili e ineluttabili.
Come sindacati riuniti è da molto tempo che chiediamo alla Provincia un tavolo tecnico sull’edilizia scolastica. L’assessore Olga Ciaramella, durante un incontro pubblico, si è impegnata in prima persona a realizzarlo – concludono -; ne sollecitiamo quindi l’avvio in un’ottica costruttiva e di condivisione, per poter trovare delle soluzioni alle situazioni di emergenza che vivono gran parte dei nostri istituti e poter garantire il servizio scolastico in sicurezza ai ragazzi del nostro territorio”.