ROCCASTRADA – La Scalata del Peruzzo ha dato spettacolo con 100 atleti al via. La tradizionale ascesa targata Uisp, tradizionalmente destinata ai ciclisti, quest’anno ha vissuto un’edizione speciale destinata anche ai podisti e alle mtb. Si sono imposti due degli atleti più attesi: il recordman del Peruzzo, Davide Lombardi, tra le due ruote; Vincenzo Lembo, che si è confermato l’uomo più in forma nel podismo.
Nel ciclismo Lombardi doma il Peruzzo con il tempo di 17’32″53: il fornaio fiorentino, grimpeur di razza e portacolori del Vitam-In Cycling Team A&T, non lontano dal suo record, stabilito nel 2016 con 17’05”. Sui 5.150 metri del devastante percorso, come già successo nell’edizione 2019, c’è un altro Lombardi: è il viterbese Serafino, Vo2 Cycling Lab, che chiude in 18’25″35 del Team Vallone. Nei primi dieci ci sono Claudio Fanciulli terzo al traguardo, Mt Bike Argentario, Alessio Brandini, Donkey Bike Club, Luca Marconi, Gs Sportissimo, Davide Ferrari, Argon 18, Alessandro Ciacci, Tuscany Go Wellness &Sport, Stella Azzurra, Adriano Nocciolini, Team Marathon Bike.
Nella mtb vittoria del grossetano Federico Bartalucci (foto in alto), Scott Pasquini. Il Team Marathon Bike, lega ciclismo Uisp e Pro Loco di Sassofortino, hanno ben organizzato questa manifestazione, seguendo scrupolosamente tutti i protocolli sanitari. Se 41 coraggiosi ciclisti si sono ritrovati all’imbocco della terribile salita, i podisti in gara sono stati 59. Ha vinto come detto Vincenzo Lembo (foto in basso), Team Marathon Bike, dominando con il tempo di 24’29”. Jacopo Boscarini, Atletica Costa d’Argento, chiude a 25’49”, mentre l’ottimo Luigi Cheli è sul podio con 26’37”. Ancora Marathon Bike al quarto e quinto posto, con Massimiliano Taliani e Lorenzo Petroncari. Tra le donne la spunta Katerina Stankiewicz, del Marathon Bike, 31’54”, ma Marika Di Benedetto, Atletica Costa d’Argento, non arriva lontana (32’18”). Il podio è completato da Marcella Municchi, Atletica Costa d’Argento, 33’15”. Il Marathon Bike ringrazia la Banca Tema e la ditta 2×2 di Civilini e Nerelli, per aver contribuito alla realizzazione di un evento unico in Italia, che ha visto appunto tre discipline impegnate in contemporanea in una salita tra le più spettacolari e dure in circolazione.