CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Firmato dal sindaco di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani e dal presidente dell’Amministrazione separata beni di uso civico (Asbuc) di Tirli Enzo Montalti, l’accordo di collaborazione per la gestione e valorizzazione della porzione di demanio collettivo denominato “Complesso di San Guglielmo”, dove è presente l’Eremo di Malavalle.
«Potenzieremo l’utilizzo pubblico di questa area – spiegano gli assessori al Turismo e alla Cultura Susanna Lorenzini e Walter Massetti che segue la valorizzazione delle aree archeologiche – sia effettuando d’ora in poi le necessarie manutenzioni, sia mettendo in risalto, in tutte le forme possibili, questa preziosa area del patrimonio archeologico che è presente sul nostro territorio».
«L’accordo di collaborazione tra Comune e Asbuc di Tirli – anticipano Lorenzini e Massetti – ha proprio questo obiettivo, voler ulteriormente utilizzare al meglio la bellezza di quei luoghi, che sono inseriti in un contesto paesaggistico di particolare pregio e lo faremo dando vita a iniziative promozionali turistiche e culturali da svolgersi in quella location».
«A nome dell’Asbuc – ha detto Enzo Montalti – esprimo il ringraziamento della collettività di Tirli al sindaco e agli amministratori del Comune per il raggiunto accordo di collaborazione che, sulla scia di quanto avviato due anni fa per il completamento dei lavori di ripristino, apre la via a ulteriori recuperi e maggior valorizzazione dell’intero complesso».
«L’Eremo – ricorda l’assessora Lorenzini – che custodisce il ricordo della presenza di San Guglielmo e della prima cellula dell’Ordine monastico dei Guglielmiti, nato proprio a Malavalle dopo la morte del santo avvenuta nel 1157 è stato oggetto fra il 2001 e il 2005 di un importante lavoro di restauro, consolidamento, indagini e scavi archeologici da parte della Soprintendenza prima dell’interruzione a causa della mancanza di finanziamenti».
«In tempi recenti – conclude l’assessore Massetti – e fortunatamente prima dell’inizio del lockdown la situazione è migliorata, arrivando a riaprire questo luogo, che oggi ricade su un territorio di proprietà dell’Asbuc di Tirli».
L’area del complesso di San Guglielmo, che copre una vasta superficie ed è situata all’interno di fitta boscaglia, è costituito da una chiesa in stile romanico risalente al XIII secolo e dai ruderi dell’antico convento di cui si distinguono le celle dei monaci e una parte di chiostro.