GAVORRANO – A Gavorrano nasce “Diritti per la mia strada”, un progetto rivolto ai giovani sulle tematiche specifiche dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere e di tutto ciò che a queste è affine e sarà presentato dalla commissione pari opportunità venerdì 9 ottobre alle ore 17.30 al centro congressi dei Bagnetti.
Si tratta di un progetto realizzato con i contributi della Regione Toscana riservati agli enti, come il Comune Gavorrano, che hanno aderito alla rete “Ready” e si articolerà in circa otto incontri da due ore ciascuno. Le tematiche nel dettaglio verranno approfondite durante la presentazione, con la possibilità di modifica sempre secondo la volontà comune “Diritti per la mia strada”, che nasce da un’idea di Beatrix Rabissi, consulente ed educatore sessuale che ne curerà la realizzazione.
«È un progetto – spiegano Stefania Ulivieri, assessore alle pari opportunità e Silvia Muratori, presidente della commissione pari opportunità – che proponiamo come occasione di confronto sulle tematiche specifiche dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere e di tutto ciò che a queste è affine. Ci piacerebbe rappresentare una possibilità di (in)formazione e discussione sul tema delle diversità sessuali, mantenendo chiara la differenza tra ciò che se ne può pensare (e sentire) e ciò che scientificamente è».
«Uno degli obiettivi – sottolineano – è aiutare a comprendere alcune tematiche sulle quali se ne sentono molte ma di cui pochi parlano chiaramente, in modo da predisporsi all’accettazione delle differenze, indipendentemente che queste provengano da noi stessi o dagli altri. Come il progetto realizzato lo scorso anno “Immagini e Parole” è rivolto ai giovani e non solo con l’intento di sensibilizzare la comunità alla lotta contro le discriminazioni sessuali. Ringraziamo la dottoressa Rabissi per aver colto le nostre intenzioni e per aver creato un progetto pienamente conforme alle nostre aspettative».
«Ringrazio la commissione pari opportunità di Gavorrano – aggiunge Beatrix Rabissi – che mi ha dato la possibilità di curare il progetto “Diritti per la mia strada”. Ci tengo a portare qualcosa di buono alla mia comunità, mi preme promuovere tutto ciò che abbia a che fare con l’accoglienza e l’accettazione di sé e degli altri. Di pari passo personalmente mi impegnerò a riflettere, con chi vorrà esserci, sulle aspettative legate al ruolo di genere che ognuno di noi si sente chiamato a soddisfare, molte volte inconsapevolmente. Ѐ fondamentale per me che ognuno abbia gli strumenti, e quindi la possibilità, per comprendere la realtà altrui e la propria, nel maggior grado possibile di serenità personale. Perché in questa vita, prima di tutto, bisogna stare bene».