GROSSETO โ Il problema dei rifiuti marini e costieri si รจ ormai trasformato in una vera emergenza che le amministrazioni locali e le imprese della filiera del mare, dalla pesca al turismo, devono affrontare pressochรฉ quotidianamente in mare, ad ogni mareggiata e come conseguenza del malcostume di chi, imperterrito, continua a trattare le nostre spiagge, dune e pinete come pattumiera o discarica a cielo aperto.
Tutto questo ha un evidente impatto sullโambiente, sulle economie locali, sulle specie marine e costiere che vengono quotidianamente minacciate da rifiuti scambiati per cibo, sulla filiera alimentare delle numerose specie ittiche che ingeriscono micro e nano plastiche e sullโintera filiera dalla cosiddetta blue economy. Basti pensare al settore della pesca che quotidianamente ingaggia una guerra personale ai rifiuti che finiscono nelle reti con gravi danni alle attrezzature e allโintera filiera turistica con i conseguenti danni di immagine a causa dei rifiuti che si riversano sulle spiagge. Per non parlare poi dei relativi oneri di gestione.
Di questo si รจ parlato giovedรฌ 1 ottobre in occasione del preliminary meeting organizzato dal Circolo Festambiente di Legambiente nellโambito del progetto Common โ COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea che ha unito esperti ICZM e dellโufficio scientifico nazionale di Legambiente, i Comuni di Grosseto e di Castiglione della Pescaia, (giร partner sostenitori del progetto Common), Sei Toscana, il Parco della Maremma con lโesperienza del Centro recupero tartarughe marine di Talamone, la Guardia Costiera, Coldiretti impresa Pesca Toscana, Confederazione Italiana Agricoltori provinciale, Cooperativa San Leopoldo, Confesercenti provinciale e FIBA Confesercenti, CNA Grosseto e CNA Balneari, Portargentario.
โQuello dello scorso giovedรฌ โ ha dichiarato Valentina Mazzarelli, coordinatrice dellโanimazione territoriale per il progetto Common โ รจ stato un confronto franco, con al centro le tante problematiche che le varie categorie stanno affrontando con non poche difficoltร , ma anche le tante esperienze che ciascuno sta mettendo in campo per arginare il problema.
Dal dibattito รจ emerso un sistema fortemente interconnesso e tanti quindi sono stati gli spunti di riflessione per convertire questa interazione in positivo attraverso interventi tra loro coordinati e quindi piรน incisivi. Partiremo da qui per avviare nei prossimi mesi una serie di incontri di approfondimento con gli enti e i vari operatori.
Lโobiettivo comune รจ di gettare le basi di un percorso di Gestione integrata della fascia costiera (ICZM โ secondo le indicazioni dellโUnione europea e del Ministero dellโambiente) che veda collaborare lโintera filiera del mare, dalle istituzioni alle imprese del mare e del turismo, individuando le sinergie che potrebbero rendere piรน efficienti ed efficaci le singole azioni, a partire dal controllo del sistema dei rifiuti urbani e dei rifiuti fluviali che concorrono significativamente allโinquinamento marino e della costa. Invito a collaborare attivamente che รจ stato accolto da tutti i partecipantiโ.
Il progetto COMMON รจ finanziato dallโUnione Europea nellโambito del Programma ENI CBC MED per circa 2,2milioni di euro e vede coinvolti Legambiente, lโUniversitร di Siena, lโIstituto Nazionale di Scienze e Tecnologie del Mare di Tunisi, il CIHEAM Bari, lโONG libanese Amwaj of the Environment, lโUniversitร di Sousse e la riserva naturale di Tyre, in Libano. Lโobiettivo comune รจ la riduzione del marine litter in 5 aree pilota euro-mediterranee, pianificando lโuso e il monitoraggio delle risorse e utilizzando un approccio partecipativo, con lโambizione di testare un modello potenzialmente trasferibile a tutto il bacino mediterraneo.
Per informazioni: www.enicbcmed.eu/projects/common โ www.commonproject.it