FOLLONICA – Durante l’anno ci sono eventi da “segnare sul calendario”, come il Rally della Maremma, per esempio. Ringrazio Paolo Santini che oggi ha accettato di concedermi un’intervista e mi complimento con lui per essere il coordinatore di una manifestazione sportiva che appassiona e nello stesso tempo pone l’accento su un territorio meraviglioso.
Paolo, questa gara automobilistica si svolge su strade sia asfaltate che sterrate di una Maremma sempre affascinante e sorprendente. Come avviene la scelta del percorso?
La scelta del percorso avviene sempre tenendo presente il seguente concetto: le strade per i rally devono essere particolarmente difficoltose.
Devono essere tortuose, con fondi non regolari, devono mettere in evidenza le particolari doti di abilità di guida del pilota.
Pilota e navigatore, che cosa mi può dire di questo binomio perfetto?
E’ un lavoro importante fatto con la piena fiducie dell’uno nell’altro. Non è facile costruirlo affinché raggiunga la perfezione, ma lo stare in macchina abbinato all’esperienza di entrambi riesce, spesso a fare un binomio perfetto ed anche vincente. Il pilota deve guidare basandosi sulle “note” che gli detta il navigatore e basandosi sulla sua abilità/esperienza di guida, il navigatore deve essere preciso, dettare con chiarezza e deve avere la sensibilità di capire quando il pilota è lento o che sta rischiando troppo. Deve essere prodigo di consigli e fare in modo che il pilota sia sereno, abbia il confort che gli necessita per una guida veloce, ma sicura. Ci sarebbe da spendere molte parola fra il binomio pilota/navigatore, ma si andrebbe troppo alle lunghe.
Dal 1977 lei è il coordinatore generale del Rally di Maremma: in tutti questi anni quali sono i ricordi che più si porta nel cuore?
Quella di quest’anno 2020, sarà la 44esima edizione della manifestazione, quindi di ricordi ce ne sono tantissimi e gli aneddoti sono altrettanti.
Comunque il ricordo più bello e che mi ha dato tanta soddisfazione è quello dell’edizione del 2015, 39esimo Trofeo Maremma vinto dal l’equipaggio Alessio Santini – Susanna Mazzetti. Alessio è mio figlio e vederlo salire sul gradino più alti del podio è stata una grande gioia.
E quella di quest’anno sarà un’edizione da ricordare anche per l’emergenza Coronovirus.
Sì quest’anno vivremo anche questa esperienza che ci sta impegnando tantissimo. Oltre alle mille difficoltà organizzative che ormai ben conosciamo, ci sarà da affrontare anche il contenimento/assenza di pubblico sia sulle Prove speciali che nelle zone dove sono previste le operazioni degli addetti ai lavori. Cioè dovremo impedire l’affluenza del pubblico al Parco Assistenza, alla Partenza/Arrivo, ai riordini, nella zona rifornimento. Per poter ovviare a questo necessità, tutte queste operazioni avverranno all’interno dell’area del PalaGolfo. Mentre per le Prove speciali verrà interdetto al pubblico l’accesso dalle vie principali e stiamo predisponendo delle dirette tv e streaming per far vedere agli appassionati i punti più salienti della gara comodamente seduti sul divano di casa. Speriamo di fare un buon lavoro per tutti.
“Le amicizie nate sul campo durante le gare sono le vere medaglie d’oro in una competizione. I premi col tempo si consumano, mentre le amicizie non si ricoprono di polvere”. Sono parole di Jesse Owens: lei come si sente di commentarle?
È evidente che oltre quarant’anni di organizzazione mi ha fatto incontrare tantissima gente e con molti di loro tengo ancora cordiali rapporti. Altre nel tempo sono svanite per molteplici ragioni. Però avere il contatto con tante personalità diverse arricchisce il
patrimonio socio culturale di una persona.
Le amicizie più vere sono rimaste anche perché ci deve essere un rapporto di stima reciproca e questa con molti di loro non si né consumata, né si è impolverata.
Grazie Claudia di avermi offerto questa opportunità.
Grazie a lei Paolo.