GROSSETO – “La Toscana può cambiare e quello che solo cinque anni fa sembrava impossibile, oggi è realtà”.
I candidati della Lega di Grosseto Andrea Ulmi, Francesca Travison, Diego Cinelli e Paola Piu chiudono la loro campagna elettorale giocata all’insegna del voto utile.
“Il voto utile – affermano – è quello che spinge verso il cambiamento contro la conservazione di una sinistra e di un Pd che governano la Toscana da 50 anni. Il voto utile è far vincere Susanna Ceccardi per garantire quell’alternanza che, dove è avvenuta, ha portato a cambiamenti positivi. Finalmente questo è possibile. Il fatto che lo stesso Enrico Rossi, che ha avuto sempre un atteggiamento di superiorità verso chiunque lo contrastasse, sia stato costretto a chiedere il voto disgiunto a grillini e sinistra, dimostra quanto una vittoria di Susanna Ceccardi e del centrodestra sia possibile”.
“Un voto alla Lega anche per la Maremma. La legge elettorale – affermano Ulmi, Travison, Cinelli e Piu – penalizza nostra provincia, in quanto non contano le percentuali, ma i voti reali. Questo negli ultimi anni non ha aiutato il centrodestra, oggi anche grazie ai risultati nazionali e regionali la Lega di Grosseto ha concrete possibilità di raggiungere l’obiettivo di entrare con un maremmano in consiglio regionale. Di sicuro vincendo, molto probabilmente anche nella malaugurata ipotesi, che noi non vogliamo neppure considerare, di una sconfitta”.
“Ci siamo posti alcune sfide importanti per la provincia di Grosseto – affermano i candidati del Carroccio – Quella più grande è la sanità che noi vogliamo prevalentemente pubblica e soprattutto con un cambio di direzione sulle Asl ed un ritorno ad aziende almeno provinciali, a differenza del Pd che la sta distruggendo con i risultati che sono gli occhi di tutti. C’è poi quella dell’agricoltura, sia in campo di finanziamenti, che di lotta alla predazione, agli ungulati e all’abbandono della campagne. Portiamo avanti il tema della valorizzazione delle aziende artigiane, accompagnandole con il sostegno della Regione verso l’auspicata ripresa. Non possiamo poi dimenticare la sfida contro la burocrazia. In ambito industriale occorre uno sviluppo del manifatturiero, ma anche innovazione. E’ necessario poi rilanciare l’Amiata, la zona del Tufo e l’entroterra collinare, garantendo quel dinamismo che, seppur stagionale, evidenzia la costa. Ma bisogna anche lottare per la sicurezza contro il rischio idrogeologico, di fronte ad un territorio che è delicato”.
“L’obiettivo della Lega, dunque, è quello di agire ed ascoltare. Saranno i territori a chiedere ai nostri rappresentanti in Regione le priorità di intervento – concludono Ulmi, Travison, Cinelli e Piu – perché quello che è mancato in questi anni, oltre all’azione, è l’ascolto. Noi recepiremo le richieste e lotteremo per far sì che vengano soddisfatte”.