FOLLONICA – “Andrea Benini che parla al futuro, senza mai fare riferimento ai suoi sedici anni di esperienza amministrativa a Follonica lascia sconcertati”. Così il segretario della Lega di Follonica Roberto Azzi commenta “l’atteggiamento del sindaco sospeso Andrea Benini nel confronto con il candidato avversario Massimo Di Giacinto”.
“Benini è stato consigliere, assessore, vicesindaco e, per quasi sei anni, sindaco di Follonica – sostiene Azzi -. Con il suo atteggiamento dimostra il fallimento delle politiche di centrosinistra in città, tanto da dare l’idea che lui sia il nuovo, che ha una visione rivolta al futuro, senza però guardare mai a quel passato da cui sembra dissociarsi. In realtà sappiamo tutti bene che di quel passato è stato il principale protagonista nei ruoli che ha ricoperto e sempre in maggioranza”.
Azzi sostiene che “basta guardarsi intorno per vedere come Benini ha lasciato Follonica nelle mani del Commissario. Una città immobile, che non riesce a fare passi avanti, ma solo indietro – afferma il segretario della Lega- La sicurezza è una parola quasi sconosciuta in città e bene ha fatto massimo Di Giacinto a designare Susanna Poli assessore creando l’apposita delega. Benini che parla di Commissariato di Polizia fa sorridere, quando di fronte al voto unanime del consiglio comunale lui è stato l’unico ad astenersi”.
C’è poi il decoro. “Qualcuno – sostiene Azzi- ha visto in che stato versano le pinete? Basta vedere come è ridotto quello che è un patrimonio della città per capire come ha amministrato Benini”. Ma c’è poi un punto che Azzi non manda giù. “Benini continua a ripetere che il Comune di Follonica non paga l’affitto allo Stato per l’ex Ilva – afferma – Peccato che non spieghi ai cittadini che si tratta di una partita di giro, cioè che di fatto lo fa, non incassando i soldi dallo Stato per l’affitto della Caserma dei Carabinieri. Non sono soldi che il Comune tira fuori, solamente perché non ne incassa altri”.
Insomma l’invito di Azzi a Benini è “a fare un giro per Follonica. Invece di fare i suoi spot elettorali – conclude il segretario della Lega – faccia un giro per la città e vedrà come è stata ridotta nei sedici anni in cui lui è stato attore protagonista della vita amministrativa cittadina”.