GROSSETO – “Serve coerenza dalla politica”, a chiederla sono Luigi Farina e Carmelo Masala, due degli allevatori della Maremma che fanno parte del Comitato pastori d’Italia.
“Tanti sono i vari gruppi nati per manifestare il proprio dissenso contro una politica sbagliata e cieca sulla problematica delle predazioni. Da anni il Comitato pastori d’Italia, di cui fanno parte Farina e Masala si batte contro il problema della predazione” a parlare Salvatore Fais, rappresentante del movimento produttori.
“In più di una occasione – prosegue Fais – abbiamo cercato aiuto rivolgendoci a tutte le istituzioni. In tanti si sono interessati, ma nessuno ha poi dato un aiuto vero agli allevatori. In più di una occasione il Comitato del pastori d’Italia ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, attraverso articoli di giornale ed eventi come quello dello scorso 22 dicembre, quando in corteo gli allevatori scesero in piazza con i trattori a Grosseto, per mettere in evidenza il problema delle predazioni”.
“Alla manifestazione di Grosseto – continua il rappresentante del movimento – furono invitate e parteciparono molte istituzioni locali per sostenere gli allevatori. Aziende, che purtroppo ogni mattina si svegliano e si ritrovano con greggi distrutte e carcasse da smaltire, dei propri animali uccisi brutalmente da continui attacchi da parte dei predatori”.
“Ricordiamo bene – prosegue Fais – che in quell’occasione un’istituzione locale ci attaccò apertamente sulla stampa e declinò il nostro invito a partecipare a nostro sostegno. Oggi con sorpresa e molto stupore, ad una settimana dal voto, leggiamo sulla stampa locale dichiarazioni sulle problematiche relative alla predazione indicando rimedi e soluzioni possibili, da chi in quell’occasione prese le distanze dagli allevatori, mostrando disinteresse sul nostro sentito tema”.
“Solo adesso – va avanti Fais –, in piena campagna elettorale, qualcuno si ricorda di noi allevatori, e della problematica dei danni derivanti dalle predazioni. Questo personaggio, che oggi è candidato per la competizione elettorale regionale per un posto in consiglio regionale, solo adesso, e forse perché fanno gola e sono utili anche i voti e i consensi degli allevatori, si ricorda della nostra categoria. Ma questo personaggio, ci domandiamo, dove era quando gli allevatori chiedevano aiuto e sostegno?”.
“Noi allevatori – conclude Salvatore Fais – chiediamo rispetto. Agricoltura e allevamento, raggruppano migliaia di persone che con sudore, fatica e sacrifici ogni giorno portano avanti le loro aziende, rivestendo un ruolo importante e trainante dell’economia maremmana. La Politica è vero che serve; la politica serve per programmare, per cercare soluzioni e trovare rimedi, e non per ricercare consensi e voti elettorali da parte di chi nel tempo, non si è mai interessato ai problemi degli allevatori”.