GROSSETO – “Sulle predazioni servono meno studi e più azioni concrete”.
E’ la convinzione del candidato della Lega Diego Cinelli, imprenditore agricolo e allevatore, che affronta uno dei temi più sentiti nell’entroterra maremmano, quello appunto delle predazioni, ma anche dei finanziamenti al settore.
“In questi anni sono stati spesi, anche dalla Regione, tantissimi soldi – sostiene Cinelli – senza dare risposte concrete ai nostri allevatori. Si può invece lavorare su più fronti per fare in modo che la pastorizia, e gli allevamenti in generale, non vadano a scomparire con il rischio che il nostro splendido paesaggio collinare venga abbandonato e diventi preda della boscaglia, con grandi rischi anche a livello idrogeologico”.
“Il lupo – sostiene il candidato della Lega – deve essere riclassificato come animale selvatico protetto, ma non in via di estinzione. In questo modo è possibile fare politiche di contenimento, anche perché i numeri attuali sono diversi rispetto a qualche anno fa, ed assistiamo ad un aumento dei predatori e, nella fattispecie, del lupo”.
“C’è poi bisogno di sostegni economici per le aziende. Bisogna dare aiuti alle aziende che subiscono le predazioni – afferma Cinell i- e andrebbero garantiti seguendo parametri chiari, come la produttività, calcolando il fatturato, il numero di occupati e gli investenti fatti. Inoltre occorre, sempre con i finanziamenti, favorire la realizzazione di strutture per il ricovero notturno degli animali, create in modo da garantirne quel benessere fondamentale per avere un prodotto di qualità. Va poi garantita la tutela legale agli allevatori per i cani da guardiania”.
“Servono incentivi da affiancare a quelli che premiano i giovani imprenditori under 40 o l’imprenditoria femminile – afferma il candidato – Oggi chi va verso un’età più matura e ha un’azienda solida rischia di essere penalizzato dell’ottenimento dei finanziamenti. Questo non va bene. Dunque è fondamentale allargare la fascia di coloro che ne possono usufruire tenendo conto di parametri diversi dall’età anagrafica”.
“Un ultimo punto è quello della genetica. La Regione deve garantire attenzione a quelle aziende che curano il miglioramento genetico degli animali – conclude Cinelli – Questo non vuol dire solo avere più latte, ma produrlo di migliore qualità, con un prodotto finito di alta qualità. Penso, ad esempio, al pecorino”.
Proposte, quelle di Cinelli, sostenute anche dall’altro candidato della Lega al consiglio regionale Andrea Ulmi. “Susanna Ceccardi e la Lega – afferma – sono attenti a queste tematiche che stanno mettendo in ginocchio molte aziende del nostro territorio. Porteremo a Firenze le istanze dei nostri allevatori, certi di poter finalmente dare quelle risposte che, da decenni a questa parte, non sono mai state fornite”.