GROSSETO – Si chiama Drug delivery l’operazione della Squadra mobile di Aosta che ha portato all’arresto di due giovani di Aosta e di Grosseto. Si tratta di un traffico di sostanze stupefacenti, marijuana e hashish, provenienti perlopiù dalla Spagna e gestito da un gruppo di adolescenti.
Sei le persone arrestate a vario titolo, per concorso in attività di spaccio, due dei quali finiti in manette il 24 luglio 2020 in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal G.i.p. presso il Tribunale di Aosta: in particolare in manette sono finiti un grossetano di 19 anni e un ragazzo valdostano di 20, arrestati dalle Squadre mobile di Aosta e Grosseto.
L’operazione è iniziata il 28 maggio, con il sequestro di due pacchi provenienti dalla Spagna contenenti 830 grammi di marijuana che erano stati consegnati con corriere al ragazzo valdostano, successivamente arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti: all’interno dell’abitazione di questi era stato rinvenuto il materiale per il confezionamento in dosi della sostanza stupefacente, un carnet con i nomi degli acquirenti e 2.000 euro in contanti.
La successiva analisi del cellulare sequestrato all’arrestato ed in particolare l’esame delle innumerevoli conversazioni Whatsapp, Instagram e Facebook, ha permesso di verificare i dettagli dell’attività di spaccio ricostruendo l’episodio della consegna dei pacchi di droga non come un singolo caso ma come modus operandi prestabilito dall’arrestato per approvvigionarsi di sostanza stupefacente direttamente dalla Spagna, rimanendo comodamente seduto in casa in attesa della consegna a domicilio dello stupefacente. Da qui il successivo smercio della sostanza nel capoluogo valdostano, avvalendosi dell’ausilio di altri adolescenti, tra cui un minore, tutti denunciati.
Proprio attraverso i social media (Facebook e Instagram) il valdostano arrestato concordava con un utente con nickname “Punch710” l’acquisto della sostanza, potendone scegliere quantità e tipologia, versando il quantum dovuto mediante bonifico bancario: ad incastrare l’altro soggetto arrestato, un ragazzo italiano residente nella provincia di Grosseto, sono state le foto dei bonifici effettuati in suo favore, rinvenute all’interno del cellulare sequestrato all’arrestato valdostano: all’esito della perquisizione domiciliare eseguita in provincia di Grosseto dalle Squadre Mobili di Aosta e di Grosseto, è stata rinvenuta una vera e propria “serra”, allestita in maniera professionale con lampade agli ioduri, filtri, ventilatori, termometri digitali, lavatrice per estrazione della resina, per la coltivazione di numerose piante di marijuana (circa 80), nonché numerosi panetti di hashish, sacchi di foglie di marijuana essiccata ed ovuli di hashish per un totale di almeno un chilo di sostanza stupefacente, nonché 10.000 euro in contanti: ritrovamento che ha fatto scattare la misura custodiale anche nei confronti del ragazzo grossetano per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.