ORBETELLO – Il capitano della compagnia dei carabinieri di Orbetello, Mario Petrosino, oggi saluta definitivamente la cittadina lagunare alla volta di Partinico, in provincia di Palermo, dove assumerà il comando della compagnia. Al suo posto arriverà lunedì il capitano Nico Lamacchia, trentenne romano, che lascia il comando del nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Gela.
Dopo quattro anni di comando in Laguna, Petrosino, di origini salernitane, non nasconde l’affetto per i collaboratori che l’hanno supportato durante il suo lavoro in Maremma e per i cittadini che l’hanno fatto sentire a casa: «Questo territorio mi è entrato nel cuore – dice – continuerò a far visita alla Maremma regolarmente. Dal punto di vista professionale, comunque, devo ringraziare l’Arma di avermi destinato in un contesto criminale sensibile, una nuova avventura che sicuramente mi darà l’opportunità di crescere».
Durante i quattro anni passati al comando della compagnia lagunare ci sono stati anche momenti difficili: «Questo è un contesto piuttosto sicuro – spiega – ma non sono mancati degli episodi che mi hanno segnato. Sono arrivato qui nel settembre 2016, ho iniziato affrontando il rave party all’ex polverificio, poi nel 2017 abbiamo avuto due fatti di sangue che hanno sconvolto tutta la comunità, un omicidio e un omicidio suicidio».
La prova più dura nell’ultimo anno è stata certamente l’emergenza Covid: «Avrei preferito raccontare in modo diverso l’ultimo anno di comando – sottolinea il capitano – qui abbiamo avuto 8 casi, io stesso ho guardato in faccia la malattia, seppur da asintomatico, ho gestito la compagnia da marzo a maggio in quarantena e devo ringraziare i tanti collaboratori che mi hanno aiutato a garantire il servizio sempre e comunque. Siamo riusciti ad affrontare anche l’estate, nonostante a causa dell’emergenza Covid non abbiamo potuto avere rinforzi, abbiamo avuto alcuni episodi di tensione, dovuti anche all’affluenza straordinaria di turisti, ma, attraverso la chiusura di alcuni locali, siamo riusciti a contenere i disordini».
«La Maremma – conclude Petrosino – è un posto bellissimo ma bisogna lavorare molto per mantenere gli standard di sicurezza, al momento molto elevati. Il nuovo comandante, che proviene da un contesto sensibile, conosce già il territorio e qui avrà a disposizione degli uomini pronti a una piena collaborazione».