SCARLINO – «Il prossimo cambio degli equilibri societari nella Venator Materials Plc – proprietaria dell’impianto del Casone di Scarlino – con l’ingresso di Sk Capital Partners, ci auguriamo si traduca in una continuità delle politiche aziendali. E auspicabilmente in prospettiva anche in una implementazione dell’attività industriale dell’azienda sul nostro territorio, per consolidare i livelli occupazionali e le buone prassi industriali».
Così esordiscono i tre segretari di categoria di Cigl, Cisl e Uil – Maurizio Dazzi (Filctem), Gianluca Fè (Femca) e Walter Bardelloni (Uiltec) – nel commentare le novità negli assetti societari in casa Venator.
«Oggi, in tarda mattinata – proseguono -, l’amministratore delegato Giovanni Fusco ha formalmente incontrato la Rsu aziendale spiegando che i nuovi soci di riferimento di Venator subentreranno al gruppo Huntsman entro la fine dell’anno, ma nulla cambia rispetto agli obiettivi aziendali già definiti nei mesi scorsi. Tra cui la diversificazione della gestione dei gessi con la realizzazione del nuovo impianto di essiccamento e miscelazione.
Da quello che sappiamo, SK Capital Partners è un gruppo multinazionale che ha competenze specifiche nel settore della chimica di base, con in portafoglio diverse decine di impianti industriali. Dato questo che ci rassicura rispetto ai rischi sempre possibili di ridimensionamento produttivo, quando la logica delle operazioni è solo di natura finanziaria o commerciale.
In questa fase delicata che prelude all’effettivo passaggio di consegne – concludono i sindacalisti -, ogni commento ulteriore sarebbe superfluo, ma al di là dei passaggi di quote societarie, dal nostro punto di vista è fondamentale che si prosegua con relazioni industriali corrette con la proprietà, il rispetto degli accordi sottoscritti e scelte aziendali di continuità sotto il profilo produttivo».