GROSSETO – L’Ato rifiuti, l’organismo più grande d’Italia che raccoglie 104 comuni delle province di Arezzo, Grosseto, Siena e parte della val di Cornia, che gestisce i rifiuti per lo spazzamento, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ha visto un’assemblea molto movimentata per la determinazione delle quote dei corrispettivi che saranno a carico dei singoli comuni nel 2020.
«Per quanto riguarda la provincia di Grosseto si avrà una diminuzione del corrispettivo di quasi 1 milione di euro rispetto al 2019 con un importo complessivo che passa dai 47 milioni di euro del 2019 ai 46 milioni di euro del 2020» afferma la Federazione di Grosseto del Pci.
«Ma i corrispettivi non saranno gli stessi per i 28 comuni della provincia. Per il 50% di essi si avranno risparmi anche notevoli come per il comune di Castiglione della Pescaia, Grosseto, Orbetello e Pitigliano. Per Il restante 50% dei comuni vi saranno aumenti del corrispettivo dove gli importi più alti saranno a carico di Monte Argentario (223.000 euro), Massa Marittima (178.000), Follonica (128.000) e Gavorrano (124.000)».
«Una situazione questa che ha fatto saltare l’assemblea che sarà riconvocata per il 7 settembre, mentre entro il 30 settembre i comuni dovranno deliberare le nove tariffe che nella metà dei comuni avranno un beneficio per i cittadini mentre altri comuni dovranno prevedere aumenti della tariffa a carico dei cittadini. L’area più penalizzata da questo punto di vista è quella delle Colline Metallifere dove esclusi i comuni di Montieri e Montetondo che riceveranno una riduzione del corrispettivo, rispettivamente per 32.000 e 19.000 euro, gli altri comuni della zona nord dovranno spremere i loro cittadini per circa 500 mila euro».
«Una brutta sorpresa – sostengono dalla segreteria del Pci delle Colline Metallifere – per questo territorio, soprattutto per cittadini e famiglie, che si troveranno in piena crisi socio – economica causata provocata dal covid. È questo il risultato di una scelta scellerata per la gestione di un servizio pubblico che ha messo in evidenza la difficoltà di un territorio che non ha fatto scelte lungimiranti sul tema dei rifiuti ed è ancora incerto su come si possa affrontare una pianificazione seria per poter proporre scelte moderne, funzionali, rispettose dell’ambiente, della salute e del lavoro che portino anche quei benefici economici e riducano la pressione su cittadini e famiglie» prosegue.
«Si deve poi rilevare – conclude la nota dei dirigenti del Pci – che dal punto di vista operativo, non certo per colpa dei lavoratori ma per una faraonica e complessa organizzazione, il servizio ha molte lacune sia nello spazzamento, che nella raccolta dei rifiuti. Strade non curate, cassonetti maleodoranti e stracolmi di rifiuti sono gli indicatori che fanno emergere quella che è una carenza di gestione, sempre più orientata a far quadrare i conti con sub appalti ed affidamenti che fanno risparmiare alle spalle dei lavoratori e non rendono quel servizio che sarebbe dovuto ai cittadini. Nel dettaglio ecco i dati del comprensorio delle Colline Metallifere».
Comune di | Aumento o diminuzione corrispettivo 2019-2020 | Importo medio per residente | Importo medio per famiglia | Nella prima colonna sono state inseriti gli aumenti e le diminuzioni (in rosso precedete dal segno -) dei corrispettivi.
L’importo medio per residente in aumento o riduzione delle tariffe è calcolato sulla popolazione residente. L’importo medio per famiglia in aumento riduzione è calcolato sul numero delle famiglie regolarmente iscritte alle anagrafe comunali. |
Massa Marittima | € 178.366 | € 21 | € 45 | |
Follonica | € 126.040 | € 6 | € 12 | |
Gavorrano | € 124.616 | € 15 | € 31 | |
Scarlino | € 75.989 | € 20 | € 43 | |
Monterotondo Marittimo | -€ 19.295 | -€ 15 | -€ 32 | |
Montieri | -€ 32.249 | -€ 27 | -€ 56 |