ORBETELLO – Una “contro-piazza”. E’ quella delle Sardine, che si sono riunite in piazza Giovanni Paolo II a Orbetello stasera, 27 agosto, alle 21, mentre ad un passo più in là, in piazza Eroi dei due mondi, la Lega iniziava il suo comizio elettorale. Special guest della Lega maremmana, che dal palco ha presentato i suoi candidati, il segretario nazionale, Matteo Salvini, accompagnato da Susanna Ceccardi, in corsa per la presidenza della Regione.
Così, come vuole ormai la tradizione inaugurata a novembre scorso, le Sardine hanno scelto il “posto accanto” per gridare il loro no al «sovranismo, populismo, razzismo e omofobia – spiegano – tutti quei non valori che Salvini porta avanti con la sua “non” politica».
Una piazza buia: «Abbiamo chiesto il suolo pubblico qui, ma non c’è nessuna illuminazione. Eppure ci sono dei lampioni, ma sono spenti» spiegano gli organizzatori. Ma non si lasciano scoraggiare le Sardine, che al suon di “Bella ciao”, “Dio è morto”, “La libertà”, “Immagine”, in un centinaio hanno dato il via al loro flash-mob.
«Sono qui al buio, così non posso vedere Salvini, che non posso vedere» scherza Ennio.
«Sono qui perché non condivido i valori della propaganda leghista – dice Alessia -: Sono contro al razzismo, all’omofobia, contro al sessismo, all’abuso di potere, al populismo, al sovranismo. Insomma, non mi ritrovo per niente in questo pensiero, che è sempre più diffuso. E sono contenta di essere qui, ad una manifestazione pacifica, perché è solo così che può essere contrastato».
«Sono qui come orbetellana – dice Elisa -, perché questo paese ha sofferto troppo per il fascismo. Che c’è, continua a sopravvivere, non è morto. Sempre più atti di razzismo, omofobia, diffusione di odio e false informazioni: sento il dovere di essere qui per testimoniare l’anifascismo. In un momento drammatico come questo la Lega si limita a mettere i bastoni tra le ruote, a diffamare in ogni modo possibile il governo. Le opposizioni degli altri paesi europei stanno collaborando con i loro esecutivi, qui in Italia no. Salvini dice “Prima gli italani”, ma non è così. Lui l’Italia la sta distruggendo con il razzismo, l’odio, le falsità. La Lega non ha valori, non ha programmi, viaggia solo con slogan».
«Sono qui perché se non ci si indigna non si cambia nulla – ha concluso un signore -. E noi siamo indignati».