ISOLA DEL GIGLIO – “Se la ripresa della pandemia preoccupasse davvero, il sindaco avrebbe preso seri provvedimenti volti a scongiurare assembramenti alle partenze e agli arrivi dei traghetti, sui traghetti stessi, sulle spiagge e durante la movida notturna. Quello che fa paura è, invece, l’assembramento creato da un Consiglio Comunale”.
A scriverlo, in una nota, il gruppo consiliare di minoranza Progetto Giglio dopo la richiesta di annullamento del Consiglio Comunale, da remoto, del 23 agosto scorso.
“Precisiamo che – proseguono dalla minoranza -, nel periodo di emergenza, si sono svolti, in presenza, due consigli comunali, il 29 maggio e il 18 luglio. Il 18 agosto, giorno successivo all’entrata in vigore delle “nuove e più stringenti misure di contenimento”, nell’attuale sala consiliare si è tenuta una conferenza sul Progetto Seascape organizzata dalla Soprintendenza Archeologica e presenziata dal sindaco.
“La seduta consiliare convocata per il 22 agosto 2020 ha pochi punti all’ordine del giorno, e in particolare si occuperà della ratifica di una variazione di bilancio già disposta dalla Giunta per ragioni di urgenza, una formalità doverosa ma che non mi sentirei di definire “argomento di assoluto rilievo e delicatezza” spiegava il sindaco.
Definire una formalità la discussione di come verranno utilizzati i 164mila euro che lo Stato ci ha concesso quale contributo “per la possibile perdita di entrate connesse all’emergenza Covid-19” ci sembra davvero riduttivo.
Non ci meraviglia certo questa affermazione, soprattutto ripensando a come ha trattato il tema “Bilanci” in questi ultimi anni.
Avremmo chiesto il perché dell’ulteriore incremento per spese legali che raggiungono 94.130,53 euro oppure a cosa è destinata la spesa di 23mila per manutenzione ordinaria immobili. Ma, come di consueto, non avremmo avuto risposta.
“Non trovo poi condivisibili le critiche che i Consiglieri di opposizione Muti e Cossu muovono al legislatore nazionale che consente di svolgere a distanza le sedute del Consiglio Comunale” ha continuato il sindaco.
Il sindaco quando non ha argomenti se li inventa, dimostrando la sua consueta scorrettezza, infatti ci attribuisce considerazioni lontanissime dai nostri pensieri.
Sfidiamo chiunque a trovare nella nostra richiesta critiche al legislatore nazionale. Nessuno mette in dubbio la possibilità di svolgere i consigli da remoto. La nostra richiesta metteva in luce, come già fatto e ottenuto il 16 maggio, la possibilità e l’opportunità di farlo in presenza.
Non abbiamo letto, invece, nessuna considerazione o giustificazione sul perché la delibera di Giunta Comunale 43, approvata il 24 giugno 2020, non fosse ancora stata pubblicata all’Albo Pretorio on line e quindi non fosse ancora esecutiva. Specifichiamo che è stata pubblicata il 21 agosto, dopo ben due mesi dall’approvazione in Giunta, proprio il giorno dopo l’invio della nostra nota al Prefetto.
Non ritenendo validi ed esaustivi i chiarimenti che non hanno fugato i nostri dubbi circa la scelta di un consiglio comunale da remoto e non avendo ricevuto alcun riscontro da parte del prefetto, abbiamo ritenuto doveroso non presenziare alla seduta.
Rivedremo, però e con molta attenzione, la registrazione del Consiglio quando l’Amministrazione procederà alla pubblicazione del file audio-video sul sito istituzionale auspicando che tale procedura, prevista dal Regolamento su organizzazione e funzionamento del Consiglio Comunale, diventi una buona e regolare pratica”.